Sul neutro di Angri, il Costa d’Amalfi di Proto frena l’Andria, reduce da una lunga serie di vittorie. Si ferma a sei la striscia di successi consecutivi per i pugliesi. Il gol di vantaggio non basta alla squadra andriese a portare a casa i tre punti che avrebbero ancor di più permesso di accorciare sulla capolista Nocerina. Ma andiamo con ordine. Il 3-5-2 per Genco che sceglie l’ex Massa in difesa e l’altro ex del match Cappiello in avanti. Al suo fianco il miglior marcato della Costa d’Amalfi e cioè Maione. Spazio alla continuità per Scaringella con il 3-4-2-1 e Da Silva supportato da Fantacci e Kragl con Imputato scelto sulla destra. Qualche minuto di studio e poi c’è il Costa d’Amalfi dalle parti di Esposito in due circostanze, prima Cappiello, l’ex, che non inquadra la porta di poco sugli sviluppi di un corner, e poi è Maione ad agganciare bene ed a calciare di prima intenzione, attento l’estremo difensore ospite. Alla prima occasione, però, arriva subito una grande occasione per la Fidelis: Kragl ci pensa direttamente su calcio di punizione, palo alla destra di Provitolo. Al 19’, poi, gol del vantaggio andriese annullato per fuorigioco dopo un errore di Provitolo e la posizione di off side di Da Silva che serve comunque Fantacci bravo a segnare ma è tutto fermo. Altri minuti di studio ma all’alba della mezz’ora ecco il vantaggio buono della Fidelis: calcio di punizione battuto da Imputato dalla sinistra, Provitolo respinge corto e Maddaloni con la testa mette in rete. Primo gol in maglia biancazzurra per il difensore andriese sempre più centrale nel progetto tecnico di Scaringella. Dalla distanza, dopo uno scambio al volo con Da Silva, ci prova Kragl con la palla che finisce di un soffio sul fondo. Nel finale di tempo poi due occasioni per il Costa d’Amalfi che prima spedisce sul fondo da destra con Esposito e poi, dall’altro lato a sinistra, ci prova Proto a giro, palla che non inquadra lo specchio di poco. Dagli spogliatoi torna in campo una Fidelis subito propositiva con Kragl che illumina con uno schema da calcio di punizione e Fantacci calcia in diagonale, palla sul fondo di poco. La gara però non decolla, i ritmi restano bassi e vengono spezzati anche dai diversi cambi. Ma all’alba della mezz’ora, come successo nel primo tempo, l’episodio che decide il risultato finale. Si complica la vita in uscita la Fidelis e la palla viene riconquistata da Cappiello su cui interviene Ferrara in area. L’intervento sembra regolare sul pallone ma per il direttore di gara è invece calcio di rigore tra le vibranti proteste degli andriesi. Dal dischetto trasforma senza problemi lo stesso Cappiello. La squadra di Scaringella sbanda e viene salvata dal palo colpito da Maione alla mezz’ora con un pallonetto ad Esposito battuto. Si gioca tutti gli uomini offensivi a sua disposizione la Fidelis ed il Costa d’Amalfi resta anche in dieci a 12 minuti dal termine. Vuolo commette nuovamente fallo questa volta sul neo entrato Felleca ed è rosso per doppia ammonizione. Campani tutti a difesa del risultato e squadra ospite che ci prova troppo con i singoli e poco di squadra. Proteste per un tocco con il braccio in area di Massa su cross di Imputato, tutto regolare per il direttore di gara. Felleca ci prova dopo una bella trama con La Monica, attento Provitolo. Marsico al 43’ ha l’occasione giusta per segnare con un colpo di testa sugli sviluppi di un corner che manca lo specchio della porta di poco. Ci prova anche Da Silva, palla alta e poi Babaj. Nel finale tante ammonizioni sponda Costa d’Amalfi, ben sette saranno alla fine del match i cartellini gialli per i padroni di casa. Ma la Fidelis può e deve rammaricarsi per una gara a lungo condotta ma non chiusa sino al pari della Costa d’Amalfi.
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