Sembra passato molto tempo da questa foto che ritrae e cristallizza l’abbraccio tra D’Acunzi e Montalbano dopo la vittoria elettorale del primo. Era il 24 giugno, quando Gennaro D’Acunzi diventò sindaco superando al ballottaggio Enrico Bisogno. Arrivò l’immediato comunicato di felicitazioni di Montalbano, che fedelmente riportiamo: «Credo che il risultato del ballottaggio sia stato frutto anche di un lavoro enorme che abbiamo svolto alla luce del sole senza chiedere nulla in cambio – dichiara Gaetano Montalbano, prossimo consigliere comunale di opposizione -. Avevo tastato alla perfezione l’umore del territorionocerino, al punto da prevedere con largo anticipo le percentuali dei due contendenti alla poltrona di sindaco. Una riflessione va fatta sulla scarsa affluenza alle urne, con oltre il 20% in meno rispetto al primo turno che probabilmente deve aprire più di qualche interrogativo sull’intero sistema elettorale. A Gennaro D’Acunzi vanno i miei complimenti, anche per lo stile adoperato nell’intera campagna elettorale svolta. Ora ci aspettiamo che lavori per il bene dei nostri concittadini e sono convinto che non deluderà la città, anche perché nelle nostre chiacchierate, in cui non si è mai discusso di poltrone o di eventuali spartizioni di poteri, abbiamo già toccato diverse problematiche da risolvere in tempi estremamente breve. Per quanto ci riguarda – ha concluso Gaetano Montalbano – ribadiamo la soddisfazione per il risultato ottenuto e per essere gli unici rappresentanti di un partito nel prossimo Consiglio comunale di Nocera Superiore». Sono trascorsi quasi 5 mesi da quel giorno. Domani il Tar di Salerno dovrà pronunciarsi sulla presunta incandidabilità di Gaetano Montalbano, etichettata come ineleggibilità dalla Commissione Elettorale. Pendono i seguenti ricorsi: Danisi, Satiro-Pepe e Sessa (avvocati Lentini e Fortunato con relativi collaboratori). Le richieste ? Dall’incandibilità di Montalbano, una volta accertata, potrebbe derivare o la riassegnazione del seggio che il dottore in consiglio comunale ha dovuto cedere al figlio di Nello per la dichiarazione di ineleggibilità (aspirano Danisi e Sessa all’entrata) oppure il completo annullamento delle elezioni di giugno (ci sono precedenti in tal senso). Ovviamente va detto che D’Acunzi, assistito dallo studio Brancaccio, non c’entra con l’incandidabilità altrui e che ha vinto al ballottaggio con ampio margine su Bisogno. Però i ricorsi dei legali di Satiro, Danisi e Sessa proveranno che c’entra sia per la composizione del consiglio comunale che per l’esito definitivo delle elezioni. La sentenza del Tar, lo ricordiamo, sarà comunque appellabile al Consiglio di Stato.
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