Un braccio di ferro fra enti e sindacati che finisce con una fumata nera. La FP CGIL Salerno ha rifiutato di sottoscrivere l’accordo con il Comune di Scafati relativo alla contrattazione decentrata integrativa per la parte economica 2024. L’accusa dei sindacati verso la RSU è quella di aver fatto il solito interesse per quei pochi. Questa la nota ufficiale.
– “Siamo stati costretti a questa scelta in quanto questo accordo capestro va a discapito dei molti (dipendenti) e a favore dei pochi (Capi Area). Vengono sottratte risorse alla performance individuale e collettiva (€ 20.000,00), unica indennità che permette a tutto il personale dipendente di potervi accedere, per rimpinguare il fondo delle Elevate Qualificazioni (ex Posizioni Organizzative). Questo fondo riguarda nove unità in tutto, responsabili dei nove settori in cui è suddivisa la macchina amministrativa nell’anno 2024, rispetto agli undici responsabili di settore presenti nell’anno 2016 (capienza del fondo E.Q. anno 2016 uguale all’anno 2024). Questa operazione è inaccettabile e mortifica le lavoratrici e i lavoratori dell’Ente che, con il loro lavoro, contribuiscono a far raggiungere gli obiettivi assegnati ai responsabili di settore. Tale accordo per i tanti dipendenti dell’Ente impone un arretramento salariale. Restiamo fortemente perplessi dal comportamento della RSU aziendale che, a prescindere dalle liste di appartenenza in cui si è stati eletti, rappresenta tutti i dipendenti. Una maggioranza della rappresentanza sindacale unitaria, esclusa la FP CGIL, che a nostro avviso ha fatto gli interessi di pochi, ovvero nove dipendenti” –