Lunedì 25 novembre, presso il Centro Sociale di Roccapiemonte, si terrà un importante evento dedicato alla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Organizzato dall’Associazione “Alessandro Poerio”, dal Comune di Roccapiemonte e in collaborazione con l’Associazione “Pisolo”, l’incontro si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema cruciale e di stimolare un dibattito costruttivo.
Attraverso performance teatrali, musica dal vivo e monologhi, l’evento si avvarrà del potere comunicativo dell’arte per affrontare un tema complesso e doloroso in grado di entrare in contatto con le emozioni delle vittime e di comprenderne la sofferenza.
Il regista Salvatore Borriello, insieme agli attori Chiara Controne, Giusy Calvanese e Raimondo Genco, darà voce alle esperienze delle donne vittime di violenza, mentre la pianista Rosita Gargano farà rivivere attraverso i tasti del pianoforte i brani più rappresentativi di questa giornata in collaborazione con Alfonso Damora alla chitarra e Antonio Carbone alle percussioni, creando un’atmosfera emozionante.
All’incontro interverranno numerosi esperti del settore che ci aiuteranno a comprendere meglio il fenomeno della violenza di genere, tra cui:
l’Avv. Alba De Felice, Matrimonialista e Familiarista, Presidente On. AMI, che offrirà un’analisi giuridica del fenomeno.
la Dott.ssa Pasqualina Pacelli, Commissario capo in pensione, l’Avv. Penalista Ilaria Ruocco, il Sindaco di Roccapiemonte Carmine Pagano che sottolineerà l’importanza dell’impegno delle istituzioni.
Paola Poerio,Vice presidente dell’Associazione culturale Alessandro Poerio, e Rosita Gargano, Direttore artistico del Comune di Roccapiemonte, nonché fondatrici insieme alla prof.ssa Pina Viviano del format “VersidiVini”, coordineranno l’evento.
La violenza sulle donne è un problema complesso e multiforme, che affonda le sue radici in stereotipi di genere e disuguaglianze sociali. Attraverso l’arte, le voci silenziose delle donne trovano un palcoscenico. Le loro storie, spesso nascoste e soffocate, prendono vita e ci toccano nel profondo, invitandoci a una riflessione sincera e profonda sulle radici della violenza di genere. In questo momento di condivisione e confronto, l’arte diventa un potente catalizzatore di cambiamento, spingendoci a costruire un futuro più equo e giusto.