Tanto tuonò che piovve! Sono giunte ufficiali le dimissioni da sindaco di Pasquale Aliberti e della giunta tutta. Una crisi di maggioranza alla quale l’amministrazione non ha retto. Decisiva la “sfuriata” dei cinque dissidenti (Attianese, Avagnano, Cavallaro, Berritto e Barone) nella conferenza stampa della settimana scorsa. Aliberti si è pure giocato la carta di una manovra azzardata: un invito ad entrare in maggioranza all’ “amico” Scarlato, il Polo Civico di Ignazio Tafuro e Nunzia Pisacane e pure Ambrunzo, Vitiello. Proprio il gruppo dell’opposizione ha dato la mazzata finale rifiutando ogni tipo di accordo ritenendo la crisi una cosa personalistica e povera di contenuti politico-amministrativi ma pur disposti a collaborare per il bene della città.
Chiariamoci! Aliberti avrà 20 giorni per riflettere sulle dimissioni (per poi ritirarle) e tentare di stringere alleanze, tra cui quella più suggestiva con Fdl. L’altra strada è quella delle nuove elezioni che avverrebbero nel caso in cui tutto rimanga così. Uno scenario rocambolesco a ridosso delle festività natalizie con gli eventi già messi in campo e le opere pubbliche in pieno avanzamento.
Ecco il Comunicato Ufficiale
– “Relativamente alla crisi di maggioranza annunciata la scorsa settimana con un comunicato stampa a seguito della conferenza stampa organizzata da cinque consiglieri comunali, il Sindaco annuncia di aver rassegnato le dimissioni da Primo Cittadino così come tutta la sua Giunta comunale. Il Sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti – “Alla luce della crisi che si è aperta all’interno della mia maggioranza, dell’assenza di una prospettiva comune e di condivisione di intenti, ho rassegnato le mie dimissioni da Sindaco di questa Città. Con me anche tutti gli assessori che compongono la Giunta. Allo stato attuale non ci sono più le condizioni per un percorso sereno e i presupposti per governare Scafati. Sono stati diciassette mesi di lavoro intenso per me, per la mia Giunta e per quella parte di Maggioranza che fin dall’inizio ha condiviso il mio progetto di rilancio di un territorio reduce da anni difficili, credendo di poter dare concretezza agli impegni assunti in campagna elettorale. Sono stati, però, anche diciassette mesi in cui sono piano piano emerse divergenze e criticità con alcuni Consiglieri comunali che, ad un certo punto del percorso intrapreso insieme, hanno iniziato a manifestare atteggiamenti di dissenso nei confronti del Sindaco e della Giunta, sottraendosi a quella condivisione di intenti che era stata alla base della campagna elettorale. Il tentativo di dialogo che, come un buon padre di famiglia, ho provato più volte ad instaurare, a garanzia della tenuta dell’intera squadra di Governo, non ha sortito purtroppo gli esiti sperati, compromettendo progressivamente quel clima di serenità e di entusiasmo con il quale ci eravamo insediati dopo la vittoria delle elezioni e che risulta necessario per governare una città complessa come Scafati e dare concretezza al progetto di rilancio del territorio. Oggi, alla vigilia dell’ ennesimo Consiglio comunale, chiamato a deliberare su argomenti importanti per la collettività, sento il dovere di fare un passo indietro e rassegnare le mie dimissioni da Sindaco per verificare se ci sono ancora margini per instaurare un rapporto di dialogo istituzionale all’interno dell’Assise cittadina, con tutte le forze civiche che, al di là delle appartenenze partitiche e ideologiche, hanno a cuore il futuro di questa comunità. Ringraziando tutti coloro che hanno lavorato al mio fianco in questi diciassette mesi, a partire dalla mia Giunta, mi appello al senso di responsabilità e alla maturità di questo Consiglio comunale con la speranza che vi siano ancora presupposti per continuare ad amministrare questa città, nell’interesse esclusivo dei cittadini”-