Si sapeva che sarebbe stato difficile riproporre a Nocera, a distanza di un anno dal grande rifiuto, un allenatore navigato ma marchiato come Giovanni Ferraro: parte della piazza già manifestava diffidenza e perplessità. non per il valore del tecnico (testimoniato dalle vittorie di campionato con Savoia e Catania) ma per il comportamento di un anno fa (stavolta aveva detto di sì alla proposta arrivata nella giornata di ieri). Inoltre si profilava col suo arrivo anche la rottura di qualche delicato equilibrio all’interno del club. Ecco allora la possibile nuova soluzione panchina: il siciliano Rosario Pergolizzi, dimessosi qualche settimana fa dalla conduzione tecnica della Reggina per motivi personali: vincente in D con Palermo e Campobasso. Un nome importante, legato sia ai trascorsi da calciatore che a quelli da allenatore. Classe 1968, Pergolizzi preferisce utilizzare una difesa a quattro , prediligendo soprattutto moduli come il 4-3-1-2 o il 4-2-3-1. Pur non apprezzando l’etichetta di “difensivista”, Pergolizzi dà grande importanza alla cura della fase difensiva. Da calciatore è stato valido terzino sinistro di Olbia, Napoli (esordio in A), Reggina, Ascoli, Bologna, Brescia, Padova, Ravenna e di nuova Olbia.
La carriera da allenatore: Le prime esperienze sono da vice di Giuseppe Pillon sulle panchine di Ascoli e Bari, prima di sedere da primo sulla panchina dell’Olbia, dove aveva sia incominciato che concluso la carriera da giocatore; l’esperienza si conclude con un esonero.
Nel 2005 diventa allenatore della squadra primavera del Palermo portandola alla semifinale del Campionato Primavera nel 2006 e nel 2007. Ha anche allenato la prima squadra assieme a Renzo Gobbo in 3 partite dopo l’esonero di Francesco Guidolin nella stagione 2006-2007, venendo poi esonerato a causa del richiamo in panchina dell’allenatore di Castelfranco Veneto.
Rimane fermo l’anno successivo, ritornando nel 2008 alla guida della primavera rosanero con la quale vince il Campionato di categoria, il primo nella storia della società.
Dopo un’altra stagione di pausa,firma per il Portogruaro, formazione neoretrocessa nel campionato di Prima Divisione. Il 18 luglio viene comunicata la separazione consensuale fra le parti a causa di problemi familiari di Pergolizzi. Il 26 ottobre dello stesso anno, accetta l’offerta del Pavia in Lega Pro Prima Divisione, che lo chiama a sostituire l’allenatore Manuele Domenicali: rassegna le proprie dimissioni, dopo un pareggio e cinque sconfitte in sei partite.
Nel 2013 diventa tecnico dell’Ascoli, subentrato a Massimo Silva: dopo aver collezionato una vittoria contro il Grosseto e tre sconfitte contro Novara, Livorno e Modena, viene esonerato. Dopo la retrocessione dell’Ascoli a fine campionato e il conseguente esonero di Silva, torna sulla panchina ascolana per la stagione seguente. Tuttavia il 27 ottobre 2013, dopo la partita persa contro il Lecce per 5-2, dà le dimissioni
Dal novembre 2014 allena il Marsala in Eccellenza, vincendo il torneo, fino alla stagione successiva. Per la stagione 2017-2018 si accorda con la formazione marchigiana del Porto d’Ascoli, militante in Eccellenza. Si dimette a novembre dopo un inizio di campionato non positivo. Nella stagione 2018-2019 guida la squadra Under-17 dell’Empoli.
Il 3 agosto 2019 si accorda per guidare il rifondato Palermo, in Serie D. L’8 giugno 2020, a seguito della definitiva sospensione del campionato a causa della pandemia di Covid-19, la squadra rosanero viene dichiarata vincitrice del proprio girone e promossa in Serie C. Nonostante avesse centrato l’obiettivo della promozione, la società siciliana decide comunque di non puntare su di lui per la stagione successiva. Nell’estate 2021 viene scelto dall’Ascoli per guidare la squadra Primavera. L’11 ottobre 2023 subentra dalla sesta giornata all’esonerato Andrea Mosconi alla guida del Campobasso, formazione di Serie D con cui, il 28 aprile 2024, vince con una giornata di anticipo il girone F e conquista la promozione in Serie C.