Non c’è proprio pace per il centro anziani di S. Pietro, lo scenario sembra essere sempre più il commissariamento. Da una parte c’è Sabato Romano, presidente in carica, che sta portando avanti progetti ed iniziative per tenere in vita la struttura. A sua detta per un fatto di vocazione verso la solidarietà e mosso dalla passione per il sociale e nient’altro. Dall’altra parte i dimissionari consiglieri capeggiati dalla candidata alla presidenza, Anna Maria Cozzolino, invocano l’illegalità in cui versa la conduzione del centro e lo fanno atti alla mano.
Carta canta, si dice. Proprio in questi giorni i “dissidenti” hanno inviato una lettera alla Prefettura di Salerno chiedendo di fare chiarezza sull’attuale status di gestione, dunque il commissariamento. La contestazione innanzitutto riguarda il fatto che è venuta a mancare la condizione per continuare ad amministrare: manca la maggioranza legale (4 su 7). Secondo quanto riportato nel documento il presidente in carica sta agendo in modo monocratico non avendo Comitato di Gestione e Revisori dei Conti quale Organo di Garanzia. Nonostante ciò si promuovono eventi, feste di ballo, karaoke etc.. (questo quanto contestato nell’atto)
Poi c’è la questione dei tesseramenti che dovranno avvenire a Gennaio e per i quali il presidente, pur privo di poteri, si ritroverebbe a gestire commettendo gravi violazioni alle norme vigenti (questa l’ultima contestazione dei “dissidenti”)
Per tutto questo, i consiglieri dimissionari chiedono che si intervenga presso l’Amministrazione Comunale affinché applichi l’art. 23 – “La Giunta e la competente Commissione Consiliare esercitano la vigilanza, il rispetto e la corretta applicazione del regolamento e nomini un Commissario tra i dipendenti comunali di categoria D fino a nuove elezioni” –