Il gruppo di dissidenti ha scatenato una nuova crisi che alcune settimane fa sembrava superata. Il loro “no” all’approvazione del DUP ha determinato per l’amministrazione la mancanza dei numeri per andare avanti in equilibrio. Eppure, pare che il gruppo in contrapposizione si sia recato al consiglio armato da un sentimento di pace, poi qualcosa è andato storto. Probabilmente l’intervento di apertura del sindaco che non le ha mandate a dire, da qui la decisione di seguire la linea di opposizione.
Nelle motivazione che hanno portato alla tensione c’è anche il mancato confronto di Aliberti nelle sedi opportune e ancora una volta contestata la gestione individualista. Ecco come recita il comunicato dei 4 consiglieri – “Avevamo chiesto partecipazione e condivisione rispetto all’azione amministrativa e a temi importanti come il Documento Unico di Programmazione ( Dup), il Sindaco ha fatto orecchie da mercante, pensando di farci fare gli Yes man dinanzi allo spauracchio delle elezioni anticipate, avendo di risposta nella seduta di consiglio comunale di ieri il nostro voto contrario, come annunciato. Tutti devono sapere che dalla conferenza stampa il Sindaco è scappato dal confronto, evitando qualsiasi riunione di maggioranza per affrontare le problematiche da noi sollevate nella conferenza stampa. Anzi, in merito alla richiesta di democrazia nel rispetto dei ruoli sul Documento Unico di Programmazione abbiamo avuto atteggiamenti offensivi e provocatori da parte del primo cittadino, come ad esempio le sue dichiarazioni di ieri in consiglio e dal palco sabato scorso” –
Il gruppo capeggiato soprattutto da Avagnano e Attianese resterà arroccato sulle proprie posizioni a loro detta esclusivamente per la questione politica e non personale – “Ieri abbiamo votato contro tutto ciò che ritenevamo non facesse gli interessi della città, il che non è da confondere con un voto contro a prescindere, questo lo abbiamo dimostrato già nel consiglio comunale scorso quando abbiamo votato responsabilmente a favore della variazione di bilancio. Pertanto, per essere chiari con la città, fino a quando non ci sarà maggiore partecipazione e condivisione degli argomenti prima che arrivino in consiglio comunale non voteremo argomenti preconfezionati senza poter dire la nostra nel rispetto dei ruoli. Non si è maggioranza solo quando si deve andare di corsa in consiglio comunale ad alzare la mano” –