Blu, mi piaci tu!
Tra la corsa ai regali, le riunioni di famiglia, il traffico impazzito, le cene e i pranzi da preparare e poi smaltire, i sensi di colpa per gli sgarri mangerecci e chi più ne ha più ne metta: in questo periodo dell’anno ci si può sentire veramente stressati.
Prima di ricorrere a psicoterapeuta e a psicofarmaci, sappiate che esiste in natura un antistress gratuito.
Mi riferisco al colore blu.
Pensare al mare od osservarlo, ammirare l’immensità del cielo sereno o la tranquillità di un lago, sono azioni che ispirano calma, pacatezza, rilassatezza.
Studi dimostrano che il blu è un colore freddo che parla direttamente al nostro sistema nervoso. E non è un caso che ospedali e uffici moderni scelgano tale tonalità per le proprie pareti, come se le pareti blu fossero delle finestre virtuali sul mare che porta tranquillità negli spazi quotidiani.
In generale, il blu è utilizzato in moltissimi campi: da quello dell’arte, all’arredamento, a quello delle cure e del benessere. Spesso, il suo nome è usato come mezzo per rappresentare qualcosa: si pensi al “sangue blu” dei nobili antichi o al blues famoso genere musicale.
Ma il blu è anche il colore che è accostato all’ignoto e al misterioso; apre all’esplorazione e al vagare con la mente, e quindi, si associa alla meditazione e alla spiritualità. È simbolo di purificazione e sanificazione per l’associazione con l’acqua che lava e deterge e dona senso di purezza, ma anche protezione e accoglienza.
E, quindi, se, è scientificamente provato che il blu abbassa la pressione arteriosa, rallenta il respiro e riduce l’adrenalina, quando sei sotto stress concediti un momento di blu.
Non è poesia, ma scienza.