Nel 2024 i carabinieri di Napoli hanno denunciato o arrestato 48 minorenni per reati legati alle armi. Nello stesso anno sono state sequestrate 230 armi da fuoco (contro le 155 del 2023), 300 armi da taglio (rispetto alle 172 dell’anno prima) e 106 armi improprie, come mazze e tirapugni. I dati sono stati diffusi dal generale Biagio Storniolo, comandante provinciale dei Carabinieri di Napoli, nel corso della presentazione del bilancio di fine anno dell’Arma sui diversi aspetti su cui sono stati impegnati i militari: dal contrasto alle armi a quello alla droga, passando per la violenza di genere.
Nel 2024 sequestrate 530 armi e bloccati 48 minori
Nel 2023 erano stati 31 i minorenni finiti nei guai per reati relativi alle armi; un dato nettamente più basso rispetto a quello del 2024, con 48 minori denunciati o arrestati, ma che rivela anche la maggiore incisività dell’attività sul territorio, soprattutto attraverso le operazioni alto impatto nelle aree maggiormente frequentate dalla movida giovanile. Il numero totale delle armi sequestrate fa registrare un altro aumento: considerando complessivamente armi da fuoco e da taglio, viene fuori che quelle finite sotto chiave sono state 530, con +162% rispetto alle 327 del 2023.
Sul tema delle armi il Comando Provinciale di Napoli ha lanciato una campagna di prevenzione il cui slogan è: “Chi impugna un’arma è la prima vittima”. “La prevenzione passa dal dialogo – ha commentato il generale Storniolo – dall’ascolto e dalla costruzione di una consapevolezza comune. Dobbiamo proteggere i giovani da percorsi di violenza e autodistruzione, investendo nella cultura della legalità”.
Nel 2024 sono stati 2.920 i casi di violenza di genere denunciati ai carabinieri di Napoli e provincia, con una media mensile di 243 episodi e di 8 al giorno; a questi corrispondono 2.824 persone arrestate o denunciate (con 40 arresti in flagranza differita): il responsabile è stato quindi individuato nel 96.71% dei casi. Nell’80% dei casi la vittima ha figli, talvolta minorenni, e nel 90% degli episodi l’offender è l’ex coniuge o compagno della vittima, nel restante 10% il responsabile non ha mai avuto una relazione né una frequentazione con la vittima. Nella maggior parte della casistica le denunce sono presentate nell’immediatezza dei fatti e solo in una piccola percentuale dopo un periodo compreso tra 3 mesi e 6 mesi. La quasi totalità delle querele sporte ha generato un arresto, una denuncia o una misura cautelare nei confronti dell’indagato.
Nel Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, aggiunge il generale Storniolo, è stata costituita una branca specializzata per contrastare la violenza di genere, “che abbraccia tutta la società senza distinzione tra ceti o cultura. Al momento, in piena sinergia con la Procura di Napoli, sono stati consegnati 11 dispositivi Mobile Angel ad altrettante donne di età compresa tra i 19 e i 47 anni: studentesse, casalinghe, donne laureate e in carriera, uno spaccato trasversale ed omogeneo accomunato da un solo elemento, il desiderio di sopraffazione del partner”. Per supportare le vittime nel delicato momento della denuncia sono operative le “stanze tutte per sé” (presso le caserme di Napoli Capodimonte, Napoli Stella, Ercolano e Caivano) e una “stanza rosa” a Ischia.
Lotta alla camorra e alla droga
Sul versante del contrasto alla criminalità organizzata, in particolar modo alla camorra, sono state messe a segno oltre 100 operazioni tra Napoli e provincia, con la cattura di decine di latitanti. Nel 2024 sono state inoltre sequestrate oltre 31 tonnellate di droga e sono state disarticolate organizzazioni che si occupavano di traffico e smercio di stupefacenti. Parallelamente, i carabinieri hanno effettuato attività di prevenzione, sensibilizzazione e collaborazione con scuole e famiglie.
“La lotta al traffico illecito di stupefacenti – ha detto il generale Storniolo – è una sfida quotidiana che richiede impegno, determinazione e collaborazione con tutte le istituzioni. Dobbiamo proteggere le nostre comunità, soprattutto i più giovani, da un fenomeno che minaccia il nostro futuro”. “Il nostro obiettivo, oggi come ieri – ha concluso il comandante provinciale di Napoli – non è solo contrastare la criminalità, ma essere quotidianamente al fianco dei cittadini. Con il 2025 alle porte, siamo pronti a continuare il nostro impegno per garantire sicurezza, rispetto della legalità e rassicurazione sociale in ogni angolo della provincia, un’azione di prossimità come sempre qualificata del rapporto umano, cifra distintiva del Carabiniere di ogni tempo”.