Come per abitudine, non manca l’ironia nel discorso di De Luca. “Non abbiate paura” dice riprendendo le parole con cui papa Giovanni Paolo II inaugurò il suo pontificato nel 1978. “Hanno forse paura di De Luca, degli elettori- scandisce il governatore – Non abbiate paura, aprite il cuore alla speranza e date la possibilità ai cittadini di decidere da chi essere governati”.
De Luca dice di provare un “sentimento di grande orgoglio per l’attenzione che mi è stata dedicata, pensate, dal presidente del consiglio. In questo quadro di guerre e tormenti si è trovato il tempo per interessarsi della legge della Campania. E’ un motivo di orgoglio, il presidente che ha familiarità con i potenti del mondo, Trump, Musk, Lollobrigida…”. Su Musk il governatore replica direttamente con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha difeso il suo rapporto con il proprietario di SpaceX: “Mi rimane un dubbio sui valori della coerenza – ha aggiunto – in particolare rispetto ai rapporti con Musk. Abbracci, slinguazzamenti con uno che ha 11 figli. E’ vero Musk non paga i partiti ma si fa pagare dai partiti perchè fa affari con i partiti”. Ce n’è anche per il Pd, naturalmente, visto che la segretaria Elly Schlein ha fatto – o tentato di fare – terra bruciata intorno a De Luca, chiudendo a qualsiasi ipotesi di terzo mandato e commissariando il partito in Campania. Quindi il governatore cita Parmenide per parlare del suo partito: “L’essere è, il non essere non è”. Cita Montale, la poesia Non chiederci la parola, poi a chi in conferenza insiste nel chiedere come si porrà rispetto al Pd e ad un eventuale candidato del centrosinistra risponde: “Non siamo in vendita e non cederemo mai la dignità di Napoli e della Campania”. E se la Consulta dovesse decidere prima della elezioni? “Uno dei tentativi che fa chi ha paura degli elettori è creare paura e incertezza. Noi ci muoveremo in un contesto di legalità e pensiamo a lavorare”.