Un grido forte e chiaro contro il femminicidio ha risuonato ieri sera presso il centro sociale di Roccapiemonte, dove lo spettacolo teatrale “Le Donne, i Cavalier, l’Arme e gli Amori, ha travolto il pubblico con la sua intensità e la sua potenza. Il titolo dello spettacolo è un omaggio all’opera di Ludovico Ariosto, “L’Orlando Furioso”. Tuttavia, in questo contesto, il titolo assume un significato profondamente diverso. Mentre nell’opera di Ariosto l’amore è spesso al centro delle vicende, nello spettacolo teatrale l’amore viene contrapposto alla violenza, sottolineando come quest’ultima possa distruggere vite e relazioni.
Il regista Salvatore Borriello, autore della scrittura scenica, ha voluto dare voce alle tante donne vittime, come Giulia e Aurora, i cui nomi sono diventati un simbolo di questa tragica piaga sociale. “Dopo l’omicidio della tredicenne Aurora ho cercato di immaginare lo stato d’animo e l’impotenza del testimone che ha visto la ragazza spinta giù dal suo ex amichetto quindicenne, l’uomo poteva solo gridare ai rumori della strada invano. Difficile è riuscire a rapire i pensieri delle vittime e dei loro carnefici o le persone coinvolte, io mi chiedo cosa avessi fatto io al loro posto (vittima e carnefice) e allora il “se magico” è il mio risolutore e “risorgono” personaggi, storie, dialoghi e confondo la fantasia con la realtà e tutto diventa vero … per me”, ha confessato Borriello, spiegando come l’evento tragico lo abbia spinto a scrivere questo spettacolo, per dare forma alla sua rabbia e alla sua impotenza.
Le parole di Salvatore Borriello, cariche di emozione e denuncia, sono state trasmesse al pubblico attraverso performance straordinarie. Le voci di Giusy Calvanese e Giovanna Califano, intrecciate alla danza delicata di Anna Torino, hanno creato un’atmosfera coinvolgente, mentre l’interpretazione potente di tutto il cast de Le Anime Ribelli, composto da Mimma Capuano, Temi Capuano, Patrizio Ramora, Andrea Marrafino, Chiara Controne, Maddalena Torino, Mauro Calatola, Mario Grimaldi, guidato da un linguaggio corporeo forte e diretto, ha toccato le corde più profonde del pubblico, suscitando un’emozione intensa e condivisa.
Il finale, con l’invito di Raimondo Genco ad alzarsi in piedi “al cospetto di una donna!”, è stato un momento di forte partecipazione, sottolineando l’importanza del messaggio dello spettacolo. Le luci, curate da Agostino Torino, presidente della Pro Loco, hanno contribuito a creare l’atmosfera perfetta per questa serata emozionante, inserita nel cartellone natalizio del comune di Roccapiemonte.
“Questo spettacolo non è solo una rappresentazione teatrale, ma un vero e proprio atto di denuncia”, ha commentato il sindaco Carmine Pagano. “Ringrazio la compagnia Le Anime Ribelli e la Proloco per averci regalato una serata così importante e significativa”.
La serata ha visto la partecipazione di numerosi cittadini, rappresentanti delle associazioni locali e dell’amministrazione comunale, tra cui il vice sindaco Roberto Fabbricatore, i consiglieri Vincenzo Grimaldi e Pina Polichetti, a testimonianza di una comunità attenta e sensibile a queste tematiche.
Il successo dello spettacolo dimostra quanto sia importante utilizzare l’arte come strumento di sensibilizzazione e riflessione. Le Anime Ribelli, con il loro lavoro, hanno dimostrato di essere una compagnia teatrale non solo talentuosa, ma anche profondamente impegnata nel sociale.