E’ bello, si fa per dire, presendersi meriti non attuali, forse futuri, quando alle spalle c’è il lavoro di chi ha fatto qualcosa per la città senza nemmento vantarsene. Ricostruiamo la vicenda di Villa De Ruggiero. Lo facciamo con le poche parole spese dal consigliere provinciale dell’epoca Rosario Danisi: “Con i finanziamenti ottenuti dal Pnrr per la riqualificazione di Villa De Ruggiero a Nocera Superiore arriva un primo risultato concreto per il nostro territorio. Un intervento che da anni sollecitavo e che adesso diventa realtà. Devo ringraziare il Presidente Michele Strianese ed il collega Francesco Morra, delegato ai Beni Cultutali, ma anche la Dirigente Gioita Caiazza, che hanno raccolto, nei mesi scorsi, le mie sollecitazioni per il rilancio di un sito di straordinaria importanza non solo per il Comune di Nocera Superiore ma per tutta la zona dell’Agro”. Storia di oltre due anni e mezzo fa . Danisi, in silenzio, è andato avanti: concordando in particolare con Morra una sorta di protocollo d’intesa per Villa De Ruggiero, evitando però di ipotizzare una inutile concorrenza con il già esistente Museo Provinciale di Nocera Inferiore (Sant’Antonio). Ora, in qualche intervista, tutto passa nel dimenticatoio e le spiegazioni sul cosa fare e come farlo risentono di un’improvvisaznione che fa spavanto. Le cose bisogne farle ma anche impostarle bene: è il sottile confine che separa l’amministratore dall’improvvisatore.