Caro Gennaro, uso il “tu” solo per queste primissime righe, in nome della nostra conoscenza ultra-trentennale e anche di una lontana parentela. Passo subito al “lei” istituzionale. Sindaco, intervenga nella guerra, sempre più cruenta, tra realtà scolastiche sul territorio della sua Nocera Superiore. Per quel che mi riguarda, non sono tifoso di alcun Comprensivo. La decisione della sua amministrazione di dire di sì a quel che ha già stabilito la Regione sulla nascita di un nuovo Comprensivo, mi trova persino d’accordo (ovviamente in futuro parleranno i numeri di iscritti in ossequio a precisi parametri). Come diveva Sciascia a proposito della liberalizzazione delle tv: voglio il diritto di poter scegliere tra cento canali per poi non vederne nemmeno uno. Quel che sta accadendo, penalizza solo una componente: i ragazzini, costretti a diventare palline da ping pong. Abbiamo ricevute lettere, giuste richieste di chiarimenti, documenti di solidarietà e repliche: abbiamo pubblicato tutto ma ora ci fermiamo, la guerra tra poveri o semi-ricchi della scuola non ci interessa. A lei, come sindaco e come padre (con il parere magari di sua moglie abituata a lavorare coi bambini), facciamo una richiesta specifica: nomini un garante cittadino per il diritto allo studio, lo scelga extra Nocera e senza alcun appartenenza politica, lo metta a vigilare e ad ascoltare tutti. Attenzione: lei il suo sindaco di tutti e riesce certamente a garantire già in prima persona gli studenti di ogni ordine e grado, non è una “diminutio” per lei questo discorso ma un semplicissimo e disinteressato consiglio.Tra poco prenderà via la caccia all’iscrizione, immaginiamo già lo scenario. La scuola, già diventata azienda, non deve diventare supermercato.
Con immutata stima, la salutiamo