Il lavoro amministrativo ordinario procede regolare, questo non c’è dubbio. Iniziative, eventi, opere e approvazioni scorrono secondo norma ma lo stallo burocratico e l’incertezza regna. Tutto passerà per il prossimo consiglio comunale, da convocare entro il 28 Febbraio, dove si dovrà approvare il DUP (documento unico di programmazione) – “principale strumento per la guida strategica e operativa di un comune italiano” – dice Wikipedia.
Ci sono varie opzioni e scenari. Innanzitutto, tramite accordi e strategie politico/diplomatiche, Aliberti riesca a raggiungere i favorevoli al “SI” per l’approvazione, argomento che sta creando tensioni e zizzanie sul territorio. Caso contrario, con la vittoria dei “NO” si scatenerebbe una crisi e probabile “the end” per l’attuale amministrazione. Poi c’è gran parte della minoranza, su tutti Polo Civico, che invita ad indire nuove elezioni, mentre Fratelli d’Italia, con il rappresentante Santocchio, irrequieto nel denunciare mancanze amministrative a destra e a manca.
Ultima opzione è quella lanciata da Francesco Carotenuto di Scafati Arancione, altro che provocazione! L’esponente della coalizione 4° forza delle ultime amministrative si dice pronto in primis a farlo: tutti dal notaio a dare le dimissioni! Una soluzione estrema, se volete, ma per egli ritenuta unica strada per risolvere questo status di agonia – “Ritengo doveroso lanciare, ancora una volta, un appello ai consiglieri che non si rivedono più nell’ attuale maggioranza: andiamo tutti dal notaio a firmare per le dimissioni. La posizione dell’ opposizione sembra essere chiara: il ritorno alle urna è l’ unica via di uscita per superare questo stato di stallo. Adoperiamoci noi, perché non credo che il sindaco abbia il coraggio di dimettersi, l’ unico atto davvero dignitoso che potrebbe e dovrebbe fare” –