In 1° grado, è stato regolarmente omologato il risultato di FC Scafatese 1922 – Reggina 1914 (1 -1). Il reclamo della società campana è stato respinto questo pomeriggio dal giudice sportivo. Motivazioni? Tutte da interpretare. Per usare parole povere pari ai contenuti della sentenza del giudice sportivo, qualcosa è andato storto e l’atleta, Renelus, si è trovato in posizione irregolare non risultando tesserato. Questo è il fatto: l’attaccante francese è sotto contratto dal 15 Dicembre 2023 con aggiornamento di contatto al Giugno 2025 regolarmente depositato, insieme al tesseramento, secondo le norme nonostante, fino a poche ore fa, sul portale ufficiale della lega risultava svincolato.
Su questo, che rimarrà un mistero sentenza o non, la FIGC (organo preposto a garantire la regolarità dello svolgimento delle attività agonistiche dei campionati di calcio), si è assunta la responsabilità definendoli “problemi tecnici al sistema”, tradotto: “scusateci abbiamo sbagliato”. In pratica ammette l’effettiva fondatezza del reclamo della Scafatese e per scusarsi, in maniera anomala, non gli fa pagare le tasse del ricorso. Al contempo, però, dice che la Reggina ha effettivamente agito secondo norma, dunque è colpa del sistema telematico che in seguito a chissà cosa (blackout, reset, down etc etc) non ha registrato l’aggiornamento. E le prove? Le documentazione che attestino tutto ciò? Non ci sono, tutto sulla parola e buona fede, tranne che una “firma elettronica a penna stilografica” sul contratto del calciatore con aggiornamento della data sempre a penna. Intanto, da poche ore, Renelus è scomparso dal portale, evidentemente è stato aggiornata la posizione. A pensare male si sbaglia ma spesso s’indovina!
Una vicenda che ha tutti i contorni dello scandalo. Perché? La FIGC sta creando un grave precedente, con la bontà adottata in questa sentenza e la scarsa chiarezza su cosa sia accaduto, elementi che, stando a quanto sopra riportato, chiaramente si evincono. Cosa si farà per le gare (quasi un campionato) in cui ha giocato Renelus? Quanti altri errori possono esserci nel sistema? Le società sono davvero tutelate e regolamentate?
Sono queste le domande che cerca la Scafatese e ogni singola componente della società che si adopera per portare avanti un progetto, un’azienda. Qui il 3 – 0 a tavolino centra poco, va oltre. Il punto sono le motivazioni e l’incertezza in cui si brancola con il serio dubbio che si sia proceduto “alla buona”. Per i famosi malpensanti c’è l’innegabile sospetto che sia coinvolta la Reggina, società gloriosa, blasonata, troppo… appunto!
Tramite comunicato la FC Scafatese 1922 si dice stupita, a dir poco, e fa sapere che si valuta la seria possibilità di passare al 2° grado di giudizio.