Resta in consiglio comunale Annabel Villani (Forza Italia): tanto di cappello, eserciterà certamente un ruolo importante in minoranza. Il Consiglio di Stato, dopo la sentenza precedente del Tar sempre negativa, ha detto di no al ricorso di Paolo Sessa, ricorso basato semplicemente sull’assegnazione del segno a Gaetano Montalbano, transitato poi per il figlio Nello e arrivato alla Villani. Muoia Sansone con tutti i filistei: è la frase del nostro commento leggendo il dispositivo della sentenza, che non ha fatto altro che ricalcare quella del Tar, evitando di scegliere la linea di confine che separa l’incandidabilità dall’ineleggibilità, facendo capire che a valle si poteva intervenire e a monte no, discutendo dell’elettorato passivo in maniera leggermente sospetta, che si sono fatti tanti di quegli errori al punto di scegliere il male minore. Muoiano quindi tutti i ricorsi: Satiro e Danisi nel primo e unico giudizio sulla legittimità dell’intera operazione elettorale, Sessa in due gradi per la legittimità dell’attribuzione di un seggio in consiglio.
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Il commento di Paolo Sessa: “Rispetto la sentenza, il giudizio se lo faccia ogni singolo cittadino o elettore leggendo il dispositivo, Non mi sento sconfitto, i miei ricorsi erano a tutela della mia lista, di tutti quelli che hanno votato me e i candidati della lista che ha sostenuto la candidatura a sindaco di Enrico Bisogno. Fino a oggi ho atteso le sentenze e sono stato in silenzio nel dibattito politico di Nocera Superiore. Da oggi riparte il mio impegno per la città, nel senso che seguirò le vicende amministrative come se fossi in consiglio, anzi con maggiore zelo ancora. Dirò senza farmi alcun problema quando si opera male e, perchè no, quando si opera bene”. Fin qui l’attività “cittadina” di Sessa. Ma si ha l’impressione di una sua possibile, futura, adesione a un progetto politico convincente su scala nazionale.