Il progetto madre della corrente amministrazione, questo doveva essere nel 2014 quando è partita la grande opera del Polo Scolastico: nuova struttura scolastica, palazzetto dello sport e aree sportive-ricreative. Il tutto per una spesa iniziale da 7milioni di euro che negli anni è passata a 20 milioni. Tante le problematiche che in questi 10 anni hanno caratterizzato i lavori per i quali il termine doveva essere il 31 Dicembre 2024, invece ad oggi si resta soltanto al 40% dell’opera incompiuta.
Ditte che si sono susseguite, revisioni di contratto, aumento dei costi, problemi riguardanti allo smaltimento dei materiali di scarto, il commissariamento, un mix che ha tenuto in stallo l’opera e che ha privato la città di quello che era un gioiellino: il Palazzetto dello Sport Via Oberdan, riferimento per tante discipline sportive (Calcio a 5, Volley, Basket, Pallamano, manifestazioni), oltre che gli storici campi da tennis per i quali esisteva una scuola di formazione eccellente.
Oggi arriva l’ennesima brutta notizia, denunciata dal PD scafatese (Grimaldi e Velardo): uno stralcio dell’opera che porterà al completamento solo del piano terra – “Decisione presa da chi, non si comprende” – recita il comunicato del PD. Soprattutto, nel progetto, è previsto l’abbattimento dell’istituto comprensivo “Tommaso Anardi”, aspetto che genera una certa ansia in riferimento a quanto accaduto con il palazzetto. Da qui, l’allarme lanciato dal Partito Democratico scafatese – “Insomma, dopo 10 anni e 20 milioni di euro, l’opera verrà consegnata alla città a metà, la scuola Anardi verrà abbattuta come il vecchio Palazzetto, e tutto ciò senza nemmeno la certezza di poter vedere riconosciuto il finanziamento, con il rischio di una struttura incompleta e nuovi ingenti debiti per il nostro Comune” –
Il punto indiziato da Grimaldi e compagni è la scarsa chiarezza sugli avvenimenti – “Chiediamo al Sindaco e al silente assessore ai Lavori Pubblici di chiarire subito alla Città cosa sta accadendo. Di spiegare il perché di questo aumento dei costi e di questo stralcio dell’opera. Di dire se il progetto esecutivo fosse davvero sbagliato e perché. Di dire se è stato ottenuta o meno l’ennesima proroga dalla Regione Campania per non perdere il finanziamento” –