Ancora i social tradiscono Aliberti, piattaforma lì dove si è costruito un personaggio politico e non. Ma andiamo, chi non lo fa in epoca moderna. Eppure, lui la sta pagando a caro prezzo a suon di denunce, querele e processi, Il contenuto dei post risulta sempre essere offensivo, lesivo, insomma, esagerato agli occhi di chi finisce per esserne protagonista.
Era accaduto con Santocchio che prontamente oggi si dichiara solidale alla parte lesa (Salvatore Dionisio) – “Esprimiamo piena vicinanza e solidarietà all’ex comandante Salvatore Dionisio, per essere finito anche lui nella morsa della violenza verbale che l’attuale sindaco, ieri come oggi, esprime sui social. Io ne so qualcosa, avendo vinto, con sentenza passata in giudicato, una causa simile” –
Aliberti, dopo essersi opposto al decreto penale di condanna (multa da 600 euro), comparirà a processo con citazione diretta davanti al giudice del Tribunale di Nocera Inferiore, Vincenzo d’Arco. Le accuse riguardano dei post dove il comandante dei vigili urbani di Scafati, Salvatore Dionisio, veniva accusato di conflitto fra la sua carica professionale e coinvolgimento in azioni politiche, oltre che coinvolgimento con la camorra e manipolazione di assunzioni. Per tutto ciò, il Dionisio aveva esposto denuncia nel 2021.
Questo il contenuto dei post incriminati – “Caro comandante, sei lo stesso che da assessore al Comune di Scafati aveva prodotto una delibera per assunzioni del personale alle politiche sociali e poi avevi anche partecipato al concorso? Sei tu l’uomo dalla moralità alta? Accusato di contiguità con la camorra? Vergogna, vergognati, vergognati perchè credo che non ti è stato assegnato il compito di massacrare le partite Iva ma devi evitare gli assembramenti. Comandante di polizia municipale siete certi di aver seguito le procedure del pubblico impiego? Io ho qualche dubbio” – Poi il riferimento ad un atteggiamento ambiguo riguardo elezioni politiche, assunto da Dionisio – “Certo è simpatico se fosse vero: alle ultime votazioni il Movimento Civico Scafati Arancione ha votato a destra ,comandante della polizia municipale un ex consigliere del partito comunista… Gli uomini dalla morale alta. Se fosse vero si chiama corruzione elettorale” –