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Il Napoli che non pareggiava (quasi) mai, si ferma per due volte: a Roma, una settimana fa, l’ha frenato la Roma sui titoli di coda; al Maradona, per la prima volta, sì è fatto bloccare da un’Udinese da applausi. Gol di McTominay, risposta di Ekkelenkamp ed è 1-1, con l’Inter che ora ha la possibilità di riavvicinarsi. “lesione del medio gluteo destro” significa una sola cosa, che Spinazzola non la gioca e che per due o tre settimane se ne starà buono, aspettando di guarire. E il Napoli che a sinistra non ha Olivera, comincia con Mazzocchi, sperando che Buongiorno (in panchina) conceda in fretta la possibilità, eventualmente, di dirottare Juan Jesus su quella fascia. Che sia complicata, per la capolista, si capisce subito: l’Udinese attacca frontalmente, va vicinissima al gol con Thauvin (2′), sul quale interviene un prodigioso Meret; si ripresenta poi con Lucca (10′) ad un palmo dal palo, e in mezzo però deve difendersi con Sava, che risponde a McTominay (6′) e si industria in un colpo di reni su Politano (7′). Mica male, eh, poi quando Ekkelenkamp (17′) ispirato da un magico Thauvin si ha la conferma che sarà dura, perché dall’angolo è Lucca a girarla verso l’angolo lontano ma un po’ troppo.
Per incidere, Conte interviene: manda in campo Ngonge, Raspadori e Simeone, toglie Politano, Lukaku e Anguissa e trasforma il Napoli in 4-2-3-1 e la nottata in un impeto tutto anema ‘e core che l’Udinese doma resistendo ad oltranza, concedendo qualcosa ma neanche poi tanto.