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Il consiglio comunale che ha ufficializzato ulteriormente l’esito della crisi e le novità in Giunta e in maggioranza s’è caratterizzato per schermaglie varie e prevedibili ma anche per il duro sfogo del sindaco De Prisco, avvenuto a banchi di minoranza quasi deserti (rimasti solo Nitto e Fezza). De Prisco: “Mi dispiace che l’opposizione sia andata via. Le parole vanno lette e ascoltate bene. Quando mi chiedono sindaco perchè non si dimette, io rispondo in base alle norme che conosco, chi mi vuole mandare a casa raccolga le firme. Ma le firme non ci sono, pochi si stanno adoperando per la raccolta, ad esempio Petrelli e il gruppo Bottone. Gli altri dissidenti solo stasera hanno chiarito i motivi della fuoriuscita dalla maggioranza. Non riesco a capire la tempistica dell’abbandono, visto che c’era stato un chiarimento a giugno 2024. La loro è solo una scelta politica, neanche amministrativa. Non mi riconoscono più come sindaco, hanno altre intenzioni per il futuro. La Sam ? I due gruppi che sono andati via, volevano esattamente l’opposto. L’approvazione delle delibere è un gesto di responsabilità, ma sottointendeva la volontà di logorare il sindaco nel 2025. La macchina amministrativa l’ho ereditata senza un goccio di benzina. Ho promesso in campagna elettorale 40 assunzioni. Fatte 40 al Comune ma con l’aggiunta di assunzioni per la Sam e per Agro Solidale. Ma vi rendete conto che si mettono le firme per il consiglio comunale e poi si va via senza ascoltare il sindaco ? Il motivo per cui non mi dimetto e perchè so di succedere a me stesso. Chi siede in consiglio comunale e va via non è degno di fare il sindaco, anzi nemmeno di candidarsi. Fanno finta di non sapere che la liquidazione del Consorzio Mercato Ortofrutticolo non si ottiene per quel che stabilì Gambino qualche anno fa, fanno finta di non capire tutto quel che ruota attorno al Mercato. La replica di Davide Nitto è dura: “Sindaco continui a fingere di non capire. Certo che è una scelta politica, se non riusciamo a raggiungere i risultati amministrativi è un problema politico. Lello rimani amico mio, ma mi dispiace per quel che dici. Siamo stati noi ad evitare il commissariamento. Tu hai fatto l’appello alle opposizioni ma poi hai covato altro. Abbiamo assistito a un consiglio comunale ridicolo”. Tutto finisce alle 22,06 ma l’eco rimane, così come a De Prisco, con 12 consiglieri su 24 più il suo voto, rimane un anno prima di ripresentarsi al giudizio delle urne.