
Dall’apparizione di Lucio Corsi a Sanremo fioccano gli articoli, le interviste, i reels, i contenuti radiofonici e televisivi in cui risuona spesso l’aggettivo normale. (… “Lucio Corsi ha successo perché è normale” … La normalità di Lucio Corsi vince…essere normali è la vera rivoluzione” … e così via).
Da qui scaturiscono le mie riflessioni. Lucio Corsi, che io adoro, è un ragazzo d’altri tempi, un personaggio dei cartoni animati che si ciba di nuvole, di pupazzi, dei tramonti del far west aretino, dei dialoghi con topo gigio, oltre che dei tortelli di nonna.
Un’anima gentile che non si omologa: Lucio usa i pacchetti di patatine come spalline, rifiuta la massificazione, si veste ai mercatini e si trucca e pettina da solo.
Con la mente fa voli pindarici ma ha valori ben radicati.
Tutti vogliono Lucio perché è autentico semplice ed ha un’identità ben definita. Ed identità, autenticità sono ben lontani da normalità.
Tra l’altro chi definisce la normalità? Cosa è normale e cosa non lo è? La normalità esiste?
A mio parere no.
E’ un costrutto socio- culturale e relativo nel tempo e nello spazio. E soggettivo.
Ebbene: nella preistoria era normale mangiare con le mani; nel medioevo era normale processare le streghe, nell’800 era normale vedere un bambino lavorare nelle fabbriche…qualche anno fa era ritenuto normale il delitto d’onore, oggi reato.
Nel mondo islamico è normale che la donna indossi il burqa; nel mondo occidentale è, invece, un modo di vivere inaccettabile; nel primo, gli occhi sono l’unica parte del corpo scoperto; nel secondo, spesso, gli occhi sono nascosti dagli occhiali da sole.
Concetto essenzialmente soggettivo: ciò che è normale per me non lo è per altri. E ciò che era normale per me da bambina non lo è piu’ da adulta.
Ma è sicuramente normale la distribuzione statistica o normale un valore che si riferisce a parametri stabiliti in modo oggettivo e scientifico.
Argomento piuttosto complesso, insomma.
Ma a noi le cose normali non piacciono ; )
W Lucio, intanto!