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Il sabato per me è catarsi e riposo. Caffè a letto, qualche chiacchiera e la mia passeggiata rilassante con il mio compagno di vita, viaggi e pensieri. Mentre bevo il mio caffè, riguardo( ancora e ancora) il video di Trump e Zelensky. Questa notte continuavano a girarmi nella.mente le immagini di quella “pantomima” chiamata incontro…
Mi torna in mente una conversazione avuta anni orsono con un’amica, che sosteneva che la nostra convinzione che non avremmo mai vissuto la guerra, che la guerra fosse una cosa relegata ai libri di storia e alle testimonianze dei nonni, fosse né più né meno di una presunzione. Come quando a 15 anni pensavamo che entro i 30 avremmo avuto una bella carriera, un marito, dei figli, una bella casa, eccetera. La storia ci ha smentite. La vita, anzi, ha deciso diversamente.Così decido di rivedere i passaggi salienti del video. Provo, in ordine sparso: disagio, paura, incredulità, insofferenza, rabbia come quando vedi un bullo che umilia uno più debole, come quando un prepotente fa esibizione muscolare della propria forza, che è in realtà arroganza. Dov’è la sicurezza dei territori?Dov’è l’Europa?
Provo la sensazione familiare e disdicevole di abitare una distopia globale. È ogni giorno più asfissiante. La violenza diventa meme. La guerra si trasforma in un video generato con l’AI. Leggo che la strategia è anche questa. Riempirci di m**da, quotidianamente. Stordirci con l’impensabile e l’impronunciabile. Renderlo possibile. Prendere a calci ciò che è sensibile. Alzare l’asticella dell’osceno e mischiare le carte. Confondere. Infine farci sentire smarriti, anestetizzati e impotenti. Tutto è troppo. Tutto è spaventoso. Tutto è brutale. Troppo più grande di noi.
Cosa possiamo fare? Ce lo chiediamo spesso. E la sensazione è che sia troppo tardi, che questa domanda avremmo dovuto porcela almeno 15 anni fa. Forse 20. Forse 30. Che ormai siamo qui e che il peggio non è finito, anzi forse è appena iniziato, e durerà a lungo, e com’è possibile che stia accadendo tutto, e cosa ci aspetta ancora, e quanto tempo ci resta, e cosa preparo oggi per pranzo? E chissà quanta altra m**da accadrà, fino ad allora. Vado a cucinare.