
Il Museo Irpino di Avellino, per il terzo anno consecutivo, si trasforma in un palcoscenico d’eccezione per l’arte contemporanea con il ciclo “Un anno di mostre”, promosso dall’Amministrazione Provinciale e realizzato in collaborazione con enti, artisti, associazioni, curatori e case editrici.
Un programma ambizioso che, dal 14 marzo 2024 al 28 marzo 2026, presenterà dieci esposizioni, offrendo al pubblico un viaggio attraverso le diverse espressioni dell’arte.
Un viaggio interiore con “Anabasi”
Ad aprire la rassegna, venerdì 14 marzo, è la personale di Eliana Petrizzi, “Anabasi”, curata da Montorocontemporanea. Un titolo evocativo che rimanda a un percorso di risalita interiore, un viaggio onirico e metafisico attraverso 60 dipinti ad olio realizzati dal 2009 ad oggi.
L’artista irpina, di fama internazionale e direttrice artistica della Pinacoteca di arte contemporanea di Montoro, trasporta l’osservatore in un mondo sospeso tra sogno e realtà, dove simbolismo e psicanalisi si fondono in un linguaggio visivo potente.
La tecnica e lo stile
La pittura di Eliana Petrizzi si distingue per la sua tecnica di scuola rinascimentale, con una meticolosa attenzione al dettaglio e una raffinata tecnica fiamminga a velature. L’artista crea atmosfere rarefatte e sospese, dove luce e ombra definiscono forme e volumi con magistrale maestria. Il suo talento è stato riconosciuto fin dalle prime esposizioni, nel 1995, con il supporto di Massimo Bignardi. Nel corso della sua carriera, ha esposto in prestigiose rassegne nazionali e internazionali, e le sue opere sono state presentate da critici d’arte di fama come Vittorio Sgarbi, Paolo Rizzi, Franco Marcoaldi, Diego De Silva e Angelo Crespi. Nel 2011, è stata selezionata da Vittorio Sgarbi per esporre alla 54° Biennale di Venezia.
Un catalogo per approfondire l’opera
In occasione della mostra “Anabasi”, sarà presentato l’ultimo libro catalogo dell’artista, che approfondisce il suo percorso artistico e le tematiche delle sue opere. La mostra sarà visitabile dal 14 marzo al 26 aprile, offrendo al pubblico l’opportunità di esplorare l’immaginario di Eliana Petrizzi.
“A sei anni dalla mia ultima personale, torno nella mia terra con ‘ANABASI’, una personale a cui tengo particolarmente,” afferma Eliana Petrizzi. “Esporrò una selezione di circa 60 dipinti ad olio; un viaggio emozionale all’interno di un mio intimo rapporto con la trasfigurazione dell’immagine.”
L’artista spiega il significato del titolo: “La parola ‘anabasi’ (dal greco antico ἀνάβασις) racconta storie di movimento, esplorazione e ritorno. Pur essendo un termine utilizzato inizialmente in ambito militare e geografico, la parola ha assunto nel tempo un significato più ampio, sia in ambito letterario che simbolico. ANABASI significa infatti letteralmente ‘risalita’, ad indicare un viaggio verso l’interno o verso regioni più elevate dello spirito, metafora letteraria e filosofica per indicare ogni processo di ascesa intellettuale o spirituale; l’elevazione dell’anima verso il senso del Sacro, ed insieme il progresso personale mediante il superamento di ostacoli e limiti.”
Il ciclo “Un anno di mostre” proseguirà con un calendario denso di appuntamenti, che spaziano dall’arte antica alla fotografia, dall’installazione alla pittura contemporanea.
Tra le prossime esposizioni:
- “Anime purganti, anime dannate e anime pie” di Abas Michael Ricciardi Pingebat (dal 9 maggio al 26 luglio), un viaggio nel mondo ultraterreno a cura della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino.
- “Graphia Interiore” di Laura Bruno (dal 16 al 31 maggio), una retrospettiva che omaggia l’Irpinia, sua terra natale, a cura di Gabriella Taddeo.
- “Pixel e Penombra: L’Alchimia dell’Onirico e del Sacro” di Mila Maraniello (dal 7 al 28 giugno), un’immersione nel digitale a cura di Gianpasquale Greco.
- “Ombre e corpi” di Andrea Matarazzo (dal 16 al 26 luglio), una personale del giovane artista avellinese a cura di Aurora Iandoli.
- “Verticali Equilibri” di Annamaria de Vito (dal 1° agosto al 20 settembre), a cura di Maurizio Vitiello.
- “Sintesi astratte mediterranee” di Maurizio Bonolis, Maria Pia Daidone e Roberto Sanchez (dal 7 agosto al 20 settembre), a cura di Maurizio Vitiello.
- “Caleidoscopio Italia” (dal 4 ottobre al 29 novembre), a cura di Andrea B. Del Guercio, in collaborazione con Montorocontemporanea.
- “Oltre il margine” (dal 13 dicembre), una collettiva fotografica a cura di Antonio Bergamino, in collaborazione con l’associazione La Casa sulla Roccia.
- “Vivere” di Fabio Calvetti (dal 7 febbraio al 28 marzo 2026), a cura di Raffaele de Felice.
Informazioni utili per i visitatori
L’ingresso alle mostre è gratuito. Il Museo Irpino è aperto dal martedì al sabato, dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00. Con “Un anno di mostre”, il Museo Irpino si propone come un luogo di incontro e dialogo tra artisti, critici e pubblico, un’occasione imperdibile per scoprire e apprezzare le diverse espressioni dell’arte contemporanea.