
Terzo attentato a Castel San Giorgio, dopo quelli alle abitazioni della sindaca Paola Lanzara e della vice Giustina Galluzzo. Sarà un caso? La vicenda sembra emulare molto il film del 2005 “V per Vendetta”. Perché queste minacce? Attualmente ancora non è risaputo. Alle 2.10 un forte boato ha squarciato il silenzio della notte. Come riporta Petronilla Carillo, inviata del “Mattino”, – alcuni residenti hanno sentito esplodere porte e finestre della propria abitazione, altri hanno visto le fiamme avvolgere il palazzo di città”-. Importante è stato il soccorso dei vigili del fuoco. “Un boato, poi le fiamme/oscurate le telecamere. «È stato tutto pianificato». È il titolo della sua inchiesta. Infatti, riporta nella dinamica, sono stati inquadrati due uomini con casco integrale a bordo di uno scooter senza targa. Uno è sceso e avrebbe posizionato la bomba carta, mentre l’altro ha atteso col motore acceso. I carabinieri del Ris hanno portato via i reperti. L’ipotesi dell’attentato al Comune di Castel San Giorgio è legata ai servizi sociali e allo scadere a breve dell’appalto per la raccolta dei rifiuti. La sindaca Lanzara è stata intervistata e ha sottolineato «Possono piegare la donna, non la sindaca. Pronta ad alzare la voce, vincerà lo Stato». Una vera e propria lotta politica, infatti, sottolinea di aver scritto al ministro Piantendosi. Afferma, ancora, di essere vittima di aggressioni social da parte di un profilo anonimo. Il giornalista Nicola Sorrentino, invece, collega della Crillo, porta alla luce tutte le inchieste che hanno portato a un “vicolo cieco”. Nell’aprile del 2023, due ordigni vicino alle case di Lanzara e di Pagano furono fatti esplodere nel giro di 24 ore e 4 mesi prima era finita nel mirino anche l’abitazione del vice primo cittadino Alfano. Sarà una coincidenza? Ora, sicuramente, bisogna rassicurare i cittadini e sensibilizzarli sulla tematica, partendo dai giovani e dai giovanissimi.