
Dopo i due KO con Nissa in casa e in Sicilia con la Sancataldese, i canarini tornano al successo. La miglior medicina, dicono i guru del calcio, infatti, soltanto questo c’è da salvare. Lo stesso tecnico Langella, che ha sostituito lo squalificato Atzori, non sembra essere del tutto soddisfatto nel post gara – “La squadra è parsa contratta, non siamo partiti sciolti. Abbiamo avuto difficoltà a imporre il nostro gioco e in questo momento alla prima situazione negativa si mette male” –
Certo, la compagine gialloblù è rimaneggiata negli uomini, alcuni di questi, di fondamentale chiave tattica, esempio: Neglia, Palmieri, Sowe, calciatori esterni che garantiscono particolare dinamicità e adattamento nel modulo, insomma “spaccano la partita”. Proprio l’assetto di gioco, nella gara di ieri, ha subito una variazione notevole passando alla difesa a 3 (Chiariello, Altobello, Armeno), esterni di centrocampo Cham e Santarpia (autore di un altro eurogol) mentre Molinaro e Iannone in appoggio alla punta Foggia che continua a fare i conti con l’astinenza da gol.
L’attuale fanalino di coda, Locri, era andato in vantaggio, poi ribaltato, ma comunque ha destato non poche preoccupazione nell’arco dei 90 minuti. Oltre l’aspetto tattico e di organico, è lo stesso Langella ad individuare un problema mentale su cui lavorare – “Siamo poco lucidi e manca una certa tranquillità che quasi induce alla paura di vincere, questo è sintomo che arriva dalle due sconfitte subite. Dobbiamo lavorare di più, toglierci il peso della vittoria e chiudere alla grande questo campionato” –
Foto allegata by Giovanni Petrosino