
Mentre un parte dei cittadini sembra non aver compreso la gravità dell’accaduto, c’è ne un’altra che si sta muovendo in linea a quello che è un disastro ecologico. Il sindaco ha emanato l’Ordinanza di divieto consumazione frutta ortaggi e tutto quanto connesso ai campi agricoli e pascoli. Il Comitato Etica e Salute vuole coinvolgere l’itero Agro ed ha chiesto l’intervento anche del Governo centrale.
Situazione presa anche sotto gamba, fin dal principio. Alcune rivelazioni, per ora voci di corridoio ma fonti attendibili, riconducono anche ad una gestione errata delle prime operazioni dei Vigili del Fuoco. Sabato mattina, nella prima parte dell’incendio, il titolare Corrado Scarlato intervenuto prontamente sul posto, aveva proposto di spostare una parte dei rifiuti prima che fossero coinvolti dalle fiamme, ci sarebbe stato il tempo di farlo. Pare, che gli operatori abbiano bocciato l’iniziativa ritenendo la cosa sotto controllo, il risultato è stato esattamente l’opposto, da lì a poco la situazione è sfuggita di mano e il rogo si è alimentato di tutto ciò che ha trovato.
Fatale, sarebbe uno dei papabili motivi dello scoppio dell’incendio. Andiamo con i piedi di piombo, ma fra le varie ipotesi, alcune fantasiose e gravi (dolose, assicurative e chi più ne ha più ne metta), aleggia, quella che riconduce allo scoppio di una bomboletta deodorante. Infatti, da alcune testimonianze, gli operai hanno visto divampare delle fiamme ma non hanno avuto il tempo di accorgersi della gravità e in men che non si dica, sono dovuti letteralmente scappare.
Ieri una giornata nera. Le condizioni climatiche hanno ulteriormente alimentato i focolai, sono più di uno e sparsi. Vento e pioggia hanno fatto disperdere nell’aria i detriti, molte le testimonianze di cittadini che lamentano addirittura indumenti sporchi di residui e aria irrespirabile. Nelle operazioni si registrano 4 pompieri feriti.