
Grande successo per il salotto letterario dedicato a Carlo Acutis all’I.C. “Giovanni Amendola” di Sarno. Una serata di emozioni, pensiero e testimonianza civile
Si è tenuto oggi, 8 aprile, presso l’Istituto Comprensivo “Giovanni Amendola” di Sarno, il salotto letterario dedicato alla presentazione del libro “Carlo Acutis. Un ragazzo esemplare” di Raffaele Mazzarella, edito da Guida. Una serata ricchissima di contenuti, emozioni e riflessioni, che ha saputo coniugare spiritualità, educazione e impegno civile in un incontro fortemente partecipato.
Ad aprire la serata è stata la suggestiva esecuzione al pianoforte del maestro Walter Siano, che ha creato un’atmosfera di raccoglimento e ascolto. Subito dopo, il professore Luca Carbone, in qualità di moderatore, ha dato il benvenuto al pubblico con parole di grande sensibilità, introducendo il senso dell’incontro e presentando gli ospiti.
Presenti numerosi rappresentanti dell’amministrazione comunale, a partire dal sindaco, dalla vice-sindaco Ida Mareschi e dalla delegata agli eventi culturali prof.ssa Anna Maria della Porta, affiancati da altri esponenti della giunta. A fare gli onori di casa, la Dirigente Scolastica Prof.ssa Antonella Esposito, che ha accolto gli ospiti con calore ed eleganza.
Protagonista della serata lo scrittore Raffaele Mazzarella, autore del volume dedicato alla figura luminosa di Carlo Acutis, giovane beato e testimone di una fede moderna, consapevole e operosa. Il dialogo con Mazzarella è stato guidato da Antonio Alterio, referente dei Borghi della Lettura Sannio Campania, che ha condotto l’intervista con profondità e intelligenza. Alterio ha inoltre consegnato, a nome dei Borghi, omaggi simbolici alla dirigente, al sindaco e alla delegata Della Porta, in segno di gratitudine per il loro impegno nella diffusione della cultura.
Uno dei momenti più apprezzati della serata è stata la relazione di Sonia D’Alessio, pedagogista, che ha proposto una lettura del libro attraverso quattro lenti tematiche, offrendo un’interpretazione densa e articolata della figura di Carlo Acutis, capace di connettere il messaggio spirituale con i temi dell’educazione e della cittadinanza.
1. Pedagogia dell’autenticità
Carlo Acutis incarna un ideale educativo integrale, che non si limita all’istruzione scolastica, ma promuove la costruzione del sé autentico. Citando Maria Montessori e Paul Ricoeur, la relatrice ha sottolineato come Carlo abbia saputo “fare da sé”, trasformando la propria vocazione in un cammino di crescita personale e di aiuto agli altri.
“Tutti nascono originali, ma molti muoiono fotocopie.” – Carlo Acutis
2. Educazione civica e cittadinanza attiva
Carlo è stato esempio concreto di impegno sociale: aiutava i senzatetto, difendeva i compagni bullizzati, donava i propri risparmi. Anche nel digitale, ha lasciato un’impronta etica: il suo sito sui miracoli eucaristici è un esempio virtuoso di uso consapevole della tecnologia per il bene comune.
“Non io, ma Dio” – un motto che, letto in chiave civica, diventa: non io al centro, ma l’altro.
3. Diritti di solidarietà
La terza lente ha messo a fuoco la dimensione collettiva dell’esistenza di Carlo, interprete dei diritti umani di terza generazione: pace, cooperazione, giustizia sociale, solidarietà. La sua vita è stata un laboratorio quotidiano di cittadinanza globale, vissuta con discrezione ma con straordinaria efficacia.
4. La narratologia: il racconto come via formativa
Infine, la pedagogista ha guidato il pubblico nell’esplorazione del racconto della vita di Carlo: la sua infanzia, la malattia, la morte, i miracoli. La struttura narrativa del libro di Mazzarella è stata presentata come uno strumento potente di formazione, perché attraverso il racconto si crea identificazione, memoria e visione. Carlo diventa così figura mitopoietica, simbolo narrativo che educa.
Tra i momenti più toccanti della serata, la testimonianza della prof.ssa Anna Maria della Porta, che ha raccontato la sua lunga esperienza clinica, tra ospedali, interventi chirurgici complessi e diagnosi infauste. Oggi, contro ogni previsione, è viva e forte. Custodisce nel cassetto del suo comodino una reliquia di Carlo Acutis, un piccolo maglioncino celeste, simbolo di speranza e rinascita. Le sue parole, cariche di verità e dolore, hanno toccato il cuore del pubblico, lasciando un segno profondo.
L’affluenza è stata notevole: tutte le 90 sedie predisposte sono state occupate, e molte persone sono rimaste in piedi. I libri sono andati a ruba, segno tangibile dell’interesse e del coinvolgimento suscitato. Le riprese dell’evento sono state curate da Gianni Mazzeo, che ne ha documentato i momenti salienti.
Conclusione
Il salotto letterario su “Carlo Acutis. Un ragazzo esemplare” ha rappresentato molto più di una semplice presentazione di un libro: è stato un atto educativo, civile e comunitario, capace di toccare i temi fondamentali della crescita, dell’identità, dell’amore per la vita e dell’impegno per il bene comune. In un tempo che spesso fatica a generare modelli credibili, Carlo Acutis si impone come una figura viva, autentica, moderna: un ragazzo straordinario, capace di parlare a tutti. E una comunità, quella sarnese, che ha saputo ascoltarlo.