
Il Governatore ha perso la battaglia del terzo mandato. Ma la guerra per la successione potrebbe vincerla determinando candidato e liste. La Schlein ha capito da tempo che specialmente a Salerno e provincia non si gioca senza De Luca. I possibili scenari ? Trattativa Schlein-De Luca per decidere il candidato del centro-sinistra a Governatore (ovviamente nell’ambito del campo largo composto da Pd, Renziani, Cinque Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra, civiche). De Luca al tavolo non vuole Ruotolo e Sarracino, preferisce il generale Costa a Fico mentre Manfredi è fuori dai giochi per la sua ferma volontà di restare sindaco di Napoli e Presidente dell’Anci. Casillo ? Il Re delle Preferenze va tenuto sempre in considerazione proprio per il serbatoio di voti che si porta dietro. Altra ipotesi, il tavolo salta. De Luca non sta a guardare e a costo di far vincere il centro-destra presenta un suo candidato: Bonavitacola sarebbe il suo fin troppo alter ego, attenzione alla Fortini, sempre più in evidenza. A maggio il Governatore spegnerà candeline in numero di 76. Ma è arzillo e lucido, in tutti i sensi, a costo di ispirare ancora Crozza e di risultare determinante in un senso o nell’altro. Ritorno a Salerno con un mandato da Sindaco o addirittura tentativo di Monarchia Regionale lavorando sulla candidatura del figlio Piero ? Stasera ha esagerato dicendo che nelle aule di giustizia gli imbianchini dovrebbero sbanchiettare la scritta “La legge è uguale per tutti”, parole eversive dettate dalla ferita personale apertasi con una sentenza giuridicamente ineccepibile ma che si presta a diverse critiche rispetto al” trattamento” del governo centrale riservato ad altre regioni in odor di terzo mandato…Non è il caso di citare La Caduta degli dei del maestro Visconti. Forse è il caso di citare occiante in versione Sorrentino: Era già tutto previsto, fino al punto che sapevo. Che oggi tu mi avresti detto. Quelle cose che mi dici.