
Il no al terzo mandato di De Luca, apre scenari all’insegna della velocità delle scelte anche nel campo del centro-destra. D’accordo, il Veneto occupa la maggioranza dei pensieri. Ma la Campania, che in passato ha avuto governatori diversissimi ma stimabili come Rastrelli e Caldoro, non può perdere alto tempo se vuole seriamente pensare a vincere. Deve scegliere alla svelta il candidato Governatore. Martusciello, con la nobiltà che lo contraddistingue, si è fatto da parte. Piantedosi, tirato per la giacchetta dal sogno di Salvini di tornare al Viminale, ha dichiarato che l’unica presidenza che gli interessa è quella dell’Avellino, la squadra del cuore. Resta forte l’ipotesi Cirielli mentre non è trascurare un tentativo di mediazione generale col moderato D’Amato, in rappresentanza della società civile ma anche della imprenditoria di alto grado. Oltre alla vicenda strettamente riguardante la scelta del candidato a Governatore, la coalizione ha la possibilità stavolta, niente affatto trascurabile, di mettere assieme fedelissimi e importanti nuove entrate, un mix capace di raccogliere tantissimi consensi in tutte le province. soprattutto di attrarre quell’area centrista che sia pur in posizione non determimante ha fatto parte del decennio deluchiano alla Regione. Però occorre muoversi, scegliere, altrimenti il vantaggio potenziale di strettissima attualità sarà vanificato. L’outsider ? Uno su tutti: l’avvocato Giosi Romano, attuale coordinatore della Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno – Zes Unica, un ex deluchiano che potrebbe varcare il Rubicone.