





“Una tragedia inimmaginabile e imprevedibile su cui ovviamente andrà fatta chiarezza”. Lo dice a Castellammare di Stabia Umberto de Gregorio, presidente dell’Eav, la società regionale che gestisce la funivia del Faito, impianto che – ricorda – l’anno scorso ha trasportato 108mila passeggeri. Se il forte vento e le condizioni meteo non avrebbero potuto suggerire oggi la chiusura dell’impianto: “Abbiamo un direttore di esercizio di grandissima qualità. A volte si chiude in presenza di forte vento, evidentemente oggi ha ritenuto che le condizioni non fossero tali da imporre lo stop”.
De Gregorio ricorda che l’impianto ha riaperto la settimana scorsa dopo la pausa invernale “con tutte le condizioni di sicurezza”.
Nel frattempo, il sindaco Luigi Vicinanza annulla tutti gli eventi previsti in vista della Pasqua. “Si è spezzato il cavo di trazione, ha funzionato il freno d’emergenza a valle ma evidentemente non quello della cabina che stava entrando nella stazione sulla sommità del Faito”. Dice il sindaco Vicinanza, rispondendo ai giornalisti, confermando che sulla cabina caduta c’erano cinque persone, quattro turisti e il macchinista. Tutti salvi i dodici turisti stranieri che erano rimasti bloccati nella cabina a valle, a pochi metri dal suolo, portati giù con imbragature e un verricello. Il sindaco ricorda che la funivia ha riaperto una settimana fa dopo lo stop invernale: “I dipendenti Eav hanno ripetuto che sono orgogliosi della tecnologia dell’impianto, hanno detto che fanno sistematicamente le prove di sicurezza nel caso si dovesse spezzare il cavo di trazione”.