Hanno truffato lo Stato per 607 milioni di euro attraverso i superbonus edilizi al 110%. Ben 40 tra 105 persone o società indagate dalla procura di Napoli Nord e dal gruppo della Guardia di finanza di Frattamaggiore sono del Salernitano.
Si tratta di società o residenti nell’Agro nocerino, anche se non mancano quelli di Salerno città, della Piana del Sele e del Cilento.
Le indagini hanno già portato, lo scorso anno, a far sequestrati ai finanzieri di Frattamaggiore circa 903 milioni di euro, in relazione alla circolazione di crediti fittizi per lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico e a canoni di locazione previsti dal Decreto rilancio. Con questa tranche salernitana che ha riguardato sismabonus, ecobonus e bonus facciate l’importo truffato sale 1,5 miliardi di euro di crediti falsi, originati per lo più nel biennio 2021/2022.
Nella provincia di Salerno, dei 40 indagati, il comune con più posizioni è Sarno con nove, seguito da Nocera Inferiore con otto, Eboli e Scafati con quattro ciascuno, Pagani e Roccapiemonte con tre, Salerno e Battipaglia con due ciascuno, e infine Angri, San Marzano Sul Sarno, Agropoli, Nocera Superiore e Gioi Cilento con una posizione ciascuno.
Un 40enne di Battipaglia, con quattro società, avrebbe truffato 13,6 milioni di euro, mentre a Eboli il titolare di una società di costruzioni avrebbe truffato 11,8 milioni di euro con lavori mai eseguiti. Le indagini sono ancora in corso e si sta continuando ad esaminare la documentazione.