Pompei città archeologica, Pompei città devota alla Madonna e perché no Pompei città di eccellenze culinarie ed enogastronomiche. L’idea di raccontare in scatti il mondo dei sapori di Pompei è venuta al giornalista e fotografo Gianni Cesariello, noto per le sue immagini che sanno cogliere dettagli del profondo dell’anima. Valorizzare personaggi, cuochi, brand che agiscono con sapienza nel territorio pompeiano, la storia del locale, le caratteristiche peculiari e magari qualche ricetta sono il senso del calendario Pompei FoodYear 2024. Un’idea che ha preso forma durante la scorsa estate quando proprio a Pompei, nell’antico anfiteatro, è stata presentata la candidatura della cucina italiana come patrimonio Unesco. A sostenere questo progetto di Cesariello, Marco Pirollo, giornalista e direttore responsabile della rivista Made in Pompei e di Ilaria Cotarella, giornalista, che ha collaborato con la rivista “Cucina a Sud” ed ha ideato il blog “Sud Food Express”. Presentato il 19 dicembre presso HABITA 79 Pompeii – MGallery Collection il calendario si troverà in tutti ristoranti, alberghi, realtà coinvolte e sono anche come una sorta di vademecum per il turista.
Un racconto in due battute dei tre realizzatori del calendario Pompei FoodYear 2024:
Dodici tra artisti della cucina o promotori di eccellenze culinarie per dodici mesi. Ognuno colto in una scatto significativo, espressivo, completato dal racconto in parole per dare indicazioni su dove trovare i migliori sapori. E magari cimentarsi a ripetere ricette consigliate da chef.
I PROTAGONISTI.
Il mese di gennaio è protagonista il ristorante Donna Franca con la cucina classica napoletana declinata dallo chef Carlo De Gregorio che, nello scatto, viene colto mentre guarda tra l’ammirato e il pensoso il suo pomodoro del Piennolo mentre con l’altra mano sostiene una treccia di agli.
Febbraio ospita il brand di Mercato pompeiano che viaggia tra le eccellenze e gli incontri, riallacciandosi al mondo del macellum, Mercato dell’antica Pompei. I sapori italiani, doc, vengono declinati da una parte nel locale pizzeria e dall’altra nel locale ristorante. Giovanni, Carlo e Gaspare insieme con un piatto e il versar di un bicchier di vino, condividono il momento nella foto.
Raffaele Nocerino, nel mese di aprile, sembra incitare ai sapori con la mano alzata che impugna un pugno di spaghetti e il piatto di pomodori. Lo sguardo è vivace e forse sta solo invitando ad andare a La gare, il nuovo ristorante e pizzeria della pompei zona archeologica che propone piatti borbonici e di tradizione. Borbonici come la location del ristorante che è una rielaborazione dell’antica ‘gare’, stazione, usata durante l’ottocento per raggiungere gli scavi.
Ad Aprile la foto rappresenta lo chef Alberto Fortunato che, tra un quadro di Nello Petrucci, un pesce in mano e un pezzo di carne, guarda con fare deciso. Per gustarne i sapori bisogna andare a la Bettola del Gusto, proprio difronte la stazione, in un ambiente elegante, che ha ricevuto diversi riconoscimenti. Come parte dell’alleanza Slow food dei cuochi lo chef partecipa a diversi master class e corsi culinari ed enogastronomici.
Gianmarco Carli nel suo ristorante Il principe, appartenuto alla sua famiglia, che ha ottenuto per ben 15 anni una stella Michelin, viene raccontato con braccia conserte come segno di decisione davanti a una serie di bottiglie e di libri. Cultura, viaggi, sperimentazione e conoscenza, sono anche figli delle sue esperienze all’estero che fonde nella sua costruzione elegante e profonda del piatto.
A giugno lo scatto di Nunzio Gallo, maestro pizzaiolo di Alleria, fa intravvedere nel suo sguardo l’orgoglio: in una mano alza il trofeo ottenuto per essere arrivato primo classificato alla pizza senza glutine e dall’altra offre la pizza. Avvicinarsi a nuove esigenze da affiancare a quelle tradizionali, ma mantenendo alti gli standard, è l’atteggiamento della pizzeria definita appunto “newpolitana”
Luglio è il mese dello Roberto Lepre che in uno sfondo sfumato porta un piatto di verdure che sanno di buono, elemento essenziare della sua una cucina legata ai sapori campani. Per gustarlie l’ accogliente albergo Habita79 Pompei Mgallery del cui ristorante è chef, nelle sue varie declinazioni. Ne beneficiano anche tanti turisti
Guido Iovino e il suo gruppo sono i protagonisti di agosto, con uno scatto della sua L’antica pizzeria da Michele che diffonde da Forcella la passione per la pizza del nonno. Sbarca pure a Pompei, con una scommessa sui giovani, la storica pizzeria che ha sedi anche a Salerno e Aversa.
Casa Gallo con lo chef Vincenzo Cascone, nel mese di settembre, mette in evidenza anche nella foto del calendario, la volontà di essere non solo un ristorante, ma una seconda ‘casa’ in cui sentirsi a proprio agio. La ricerca di prodotti del territorio di cui lascia traccia nei sapori, nasce dalla volontà di valorizzare la tradizione partenopea legandosi a una lunga tradizione familiare.
Bosco De’Medici, non è solo un ristorante. Azienda viniviticola con otto ettari di vigna è una struttura di famiglia che ha anche un bistrot, winery, restor. Il suo chef Ciro Chechile ha in mano una zucca, tonda come il simbolo intrecciato con la M al centro e lui, lo chef, dietro i suoi occhiali viene colto con uno sguardo divertito quanto orgoglioso.
Novembre è legato al dolce. Quello della nota pasticceria De Vivo di cui è account manager e product developmen Marco De Vivo colto mentre, con alle spalle la lucida macchina del caffè, ha in mano un panettone pompeiano, un viaggio nei sapori passato tra l’albicocca vesuviana, il miele, i fichi e le noci. I dolci, i livitati, i gelati, i sapori tradizionali campani e le sperimentazioni rendono il luogo uno dei più frequentati per chi voglia coccolarsi un po’ magri gustando anche un caffè o una cioccolata calda.
Cosmo Restaurant, con il calore di due cuori e un ristorante, chiude l’anno del calendario: lo chef Antonio Cesarano e la Pastry chef Barbara Ruscinito condividono la passione culinaria e un percorso di vita comune. Il loro è un viaggio nella tradizione illuminata da parole come rispetto, sostenibilità, tutela ambientale, come si vede anche dall’offerta di proposte vegetariane e vegane. La foto li coglie simpaticamente in un momento a due in cui lei, ha in mano, sorridente, il piatto con il dolce che lui guarda appassionato con braccia sui fianchi.
Tutti hanno apprezzato la serata che ha straordinariamente visto assieme i vari chef: un evento rarissimo, visto proprio il tipo di lavoro. Un calendario quindi, in tutti i sensi dal sapore umano, che vuole promuovere le realtà pompeiane raccontando però i volti di chi lavora e si impegna per realizzare il buon funzionamento del ristorante. Durante la serata era presente anche Rosario Lopa, orgoglioso dell’identità che il cibo rappresenta, Portavoce della Consulta Nazionale per l’Agricoltura e Turismo.
Buon food year a tutti.