Il cielo di cemento è presagio di verità celate, ma dalle nuvole opache sembra sgomitare un pallido sole invernale che desidera svelare ogni segreto.
Così l’animo mio fa capolino dagli occhi umidi di lacrime e ancora pieni di speranze e di illusioni sopite, rischiarando il creato.
Gli uccelli sembrano cinguettare in modo fievole e intermittente lanciando striduli cinguettii di salvezza.
Le foglie degli alberi immobili e verdastre mi sussurrano l’inutilità degli affanni e delle inquietudini facendomi sentire sciocca.
Il mare lì, all’ orizzonte, è foriero di messaggi inespressi, di baci non ancora dati e di novità che eccitano i sensi e gonfiano il cuore.
L’anno vecchio va via e con sé trascina la vanità delle piccole cose di pessimo gusto e le azioni abbiette degli insoddisfatti.
Spalancate le finestre come le vostre anime, oh sorelle e sorellastre, lasciate entrare il dolce profumo dell’ umanità e scartate le tossine dal vostro spirito raggrinzito affinché l’anno nuovo vi renda felici!
Annalisa Capaldo