“La cultura non deve considerata secondaria in un piano di rinascita del nostro territorio ma
è un elemento indispensabile per la crescita morale di un paese. Scafati deve ritornare ad essere il punto di riferimento dell’Agro nocerino sarnese e più in generale di tutti i paesi
limitrofi anche dal punto di vista della proposta culturale. La nostra biblioteca comunale
ha sempre rappresentato un fiore all’occhiello e vanto della nostra Città per la quantità di libri, per la gestione e per tutti gli eventi che siamo riusciti a realizzare negli anni dei miei precedenti mandati… ecco, vogliamo tornare ad essere i migliori, i primi, creando momenti di aggregazione, di incontro e di partecipazione che possano essere anche utili ai giovani,agli studenti e alle famiglie per suggerimenti e riflessioni su temi importanti che riguardano la nostra vita, la vita di tutti”
Con queste parole, il sindaco Aliberti ha presentato “Scafati è Cultura”. manifestazione che fino a marzo ospiterà, presso la biblioteca Morlicchio, i seguenti eventi: Chicco Evani – Non chiamatemi Bubù (presentazione libro, 18 gennaio, ore 19), Franco Di Mare (incontro sul tema “La guerra oltre la notizia”, 29 gennaio, ore 19), Maurizio De Giovanni – Soledad (presentazione libro, 5 febbraio, ore 19), Hoara Borselli (incontro sul tema “Il Linguaggio della violenza di genere”, 13 gennaio, ore 19), Diego De Silva (reading musicale tra jazz e letteratura, 21 febbraio, ore 19), Massimiliano Gallo (incontro sul tema “Cinema e camorra”, 28 febbraio, ore 19) Marino Bartoletti -La partita degli Dei (presentazione libro, 7 marzo ore 19) Michele Placido (incontro sul tema “L’Arte tra cinema, teatro e musica”, 27 marzo, ore 19),
Le parole di Antonella De Palma, assessore alla Cultura: “A Scafati abbiamo una fornitissima
biblioteca comunale, la “Francesco Morlicchio”, che stiamo cercando con tutte le nostre forze di riportare allo splendore di circa dieci anni fa quando si riusciva ad accontentare un
po’ tutti: giovani, bambini, famiglie con eventi, iniziative coinvolgenti e l’apertura al pubblico anche nelle ore pomeridiane. Abbiamo il dovere di creare opportunità culturali, per un futuro
che non sia solo tablet e cellulari, abbiamo il dovere di riportare i cittadini in biblioteca, di riavvicinarli alla lettura, a vivere la “F.Morlicchio” come luogo non solo di studio
ma anche di socializzazione e arricchimento dell’anima. Da parte nostra c’è tutto l’impegno
per realizzare tutto questo. La rassegna culturale è solo l’inizio…”