“La battaglia che facciamo è per un’Italia più moderna e unita come per alcune questioni che stanno tornando nel dibattito pubblico, ovvero il divario Nord-Sud, la sanità al Sud rispetto al Nord. Non c’è una sanità del Nord che è eccellente, ma c’è una sanità del Nord che è eccellente per il 10% ma che per il 90% è fatta di affarismo e di camorrismo istituzionale, perché quello che succede nella mobilità passiva non è legata a nessuna eccellenza sanitaria ma soltanto agli affari e al giro di centinaia di milioni che ruotano intorno alle strutture private che abbiamo nel Nord”.A dirlo è il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, parlando a margine di una visita all’impianto di compostaggio di Salerno. “La mobilità passiva della ASL Napoli1, ad esempio, non è legata all’oncologia; il grosso, quasi la metà è ortopedia e obesità, cose che possiamo operare tranquillamente anche in Campania. C’è un giro di affarismo che fa paura, è questa la verità” conclude.
“In Italia è tutto complicato ma ce la faremo”. Così il presidente sulla realizzazione del nuovo ospedale di Salerno dopo la recente pronuncia del Tar. La Regione Campania si ritrova coinvolta in una nuova polemica legata alla procedura per la realizzazione del nuovo ospedale Ruggi: il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) ha emesso una sospensione anche per il secondo appalto relativo ai lavori. L’Ente di Palazzo Santa Lucia ha deciso di bloccare tutte le attività fino al mese di aprile, come riportato ieri dal quotidiano “La Città di Salerno” Negli ultimi giorni, il Consorzio Sis, la società di costruzioni che si era aggiudicata la prima gara d’appalto del valore di oltre 360 milioni di euro, ha ottenuto un’altra vittoria legale. I giudici del Tribunale Amministrativo di Salerno hanno accolto la richiesta di sospensiva presentata contro l’indizione della seconda gara da parte della Regione Campania.
Questo nuovo sviluppo rappresenta un duro colpo per il processo di realizzazione dell’ospedale Ruggi, che già aveva subito rallentamenti a causa di controversie precedenti. La sospensione dell’appalto implicherà ulteriori ritardi nella costruzione dell’importante struttura sanitaria, con possibili ripercussioni sulla salute pubblica e sulle esigenze mediche della regione. La Regione Campania si trova ora di fronte alla sfida di gestire la situazione in modo da garantire la realizzazione tempestiva dell’ospedale, salvaguardando nel contempo la legalità e la trasparenza delle procedure d’appalto.