Clamoroso venerdi di febbraio ad Angri. Il parcheggio interrato da realizzare nel centro cittadino, da realizzare in Project finance con la società che gestirà il tutto, era stato già oggetto di parecchie polemiche e perplessità nel recente passato, pur essendo arrivati a ottobre 2022 l’ok da Genio Civile e Vigili del Fuoco. A settembre 2023, la Giunta Ferraioli approvò variazioni al progetto esecutivo: “lo scavo per una profondità ulteriore di 2 metri in modo da raggiungere la quota di fondo nella quale si realizzerà il piano fondale di una nuova struttura, in luogo di un solo livello interrato previsto in progetto si definirebbero due livelli interrati di superficie da destinare alla sosta, sia dei box che degli stalli di parcheggio, a rotazione d’uso, conservando in tal modo la consistenza complessiva delle aree da destinare alla sosta”. Aumento quindi dei posti auto per una maggiore entrata economica al privato. L’importo complessivo dei lavori è di 11.490.000,00 di euro.
La Procura delle Repubblica di Nocera Inferiore ha sottoposto a sequestro il cantiere che situato nello spazio che interessando l’area che per parecchi anni ha ospitato il Primo circolo didattico.
Nel provvedimento della Procura nocerina sono state poste sotto sequestro anche Corso Italia, nel secondo tratto, e Via Cervinia. Nelle scorse settimane, a più riprese, s’erano verificati crolli sul versante che interessa le due strade. Lo stop forzato si estende anche al tratto di prolungamento di Corso Italia, diventato subito off-limits grazie all’intervento dalla Polizia Locale.
Il comunicato della Procura: “Questa mattina i Finanzieri della Compagnia di Nocera Inferiore hanno dato esecuzione ad un Decreto di sequestro preventivo emesso in via d’urgenza dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore, con il quale è stato disposto il sequestro del cantiere dell’ex primo circolo didattico ubicato tra Corso Italia e Via Cervinia nel Comune di Angri, nonché la chiusura al traffico delle due strade. Il provvedimento magistratuale arriva a seguito di approfondimenti, perizie e rilievi operati da parte delle Fiamme Gialle nocerine e i tecnici di settore incaricati da questa Autorità Giudiziaria che hanno consentito di accertare l’omessa realizzazione di idonee strutture dì contenimento del terreno circostante l’area di scavo o quantomeno, la previsione di adeguati margini di sicurezza sia per il cantiere che per le aree limitrofe nei confronti di un possibile crollo/cedimento del fronte di scavo. Tale mancanza, infatti, aveva già causato, due cedimenti il primo lo scorso mese di dicembre della parte del fronte di terreno sulla platea per il posizionamento delle fondazioni e il secondo il 28 gennaio ove a crollare è stata la parte sud-ovest dello scavo, all’altezza dell’intersezione tra Corso Italia e Via Cervinia, compromettendo anche il cordone con funzione di regimentazione delle acque di piattaforma.Il provvedimento, che sarà sottoposto al vaglio del G.I.P., ha ritenuto la sussistenza del grave pericolo per la pubblica incolumità in ragione dell’immediata vicinanza del fronte di scavo con abitazioni e strade costantemente frequentate da una moltitudine di persone e mezzi pesanti.
L’opera, che già procedeva a rilento rispetto ai tempi previsti nel momento di concepimento, ora va un incontro a ulteriore stop, tra le proteste vibrani dei parecchi angresi, già intervenuti sui social per i primissimi commenti. Uno su tutti:” Ai palazzi vicini allo scavo che sicurezza garantite????se mai ci sarà!!!!!”