Appello di magistrati, artisti, intellettuali medici e diverse espressioni del mondo del lavoro. Cento firme raccolte a Castellammare di Stabia per un pressing alle forze politiche per candidare un nome di alto profilo. Un identikit che corrisponde alle caratteristiche di Gigi Vicinanza, ex Direttore de L’Espresso e attualmente Presidente del museo archeologico Mav. “Lo scioglimento per infiltrazione camorristica dell’amministrazione comunale ha rappresentato il punto più basso della vita politica ed Amministrativa di Castellammare di Stabia, da sempre. Ne sciolgono tanti avrete detto. Ma noi eravamo speciali”, cominicia così il documento firmato tra gli altri dai magistrati Franco Rossetti e Marano, dall’attore Gianfelice Imparato, dall’infettovologo Franco Faella e da molti professionisti stabiesi. “Castellammare non è solo il posto bellissimo che conoscono tutti ma è stata per decenni il simbolo di un certo modo di pensare puro, sano, con profonde radici democratiche e che sembrava antidoto alla deriva affaristico-camorristica. Alle famiglie di camorra è stato invece consentito di inquinare anche il nostro Comune come mai prima. Le decisioni finali saranno definite nelle sedi deputate, rimane la ferita aperta e dolente del procedimento del Consiglio dei Ministri”, dicono i sottoscrittori che esprimono una forte preoccupazione rispetto alle vicende dello scioglimento per infiltrazioni camorristiche della giunta di centrodestra guidata da Gaetano Cimmino. “Ma noi non accettiamo la zona grigia che si è allargata lentamente e che è penetrata dappertutto, un crepuscolo dell’etica, un avanzare lento come lava di un pensiero mosso solo dall’utile in cui la passione civile è spenta”. Quindi si rivolgono alle forze politiche e civiche del centrosinistra. Prima, però, spiegano perché il voto dell’ 8 e 9 giugno è così importante, “la prossima tornata elettorale amministrativa è l’occasione per rimetterci in cammino, per rialzarsi per una rinascita civile e democratica. Siamo cittadini, uomini e donne liberi che credono ancora fortemente nel valore della partecipazione alla vita pubblica. Che hanno voglia di reagire squarciando la cappa di paura e di rassegnazione fatta calare sulla città dalle organizzazioni criminali. Che vogliono tornare a guardare in alto e negli occhi altrui. Alla Città di Castellammare vogliamo dedicare un tempo della nostra vita per cambiarla. Perché lo merita questa nostra Città che ha prodotto ed ancora produce bella gente e tante belle intelligenze. E’ ancora tempo per invertire la rotta, per far rimanere qui i giovani che ormai scappano”. Perciò l’appello: “ci rivolgiamo a chi pratica la legalità da sempre. A chi crede nel lavoro come strada per realizzare la persona umana. A chi crede nella libera impresa. A chi pensa che la cultura sia fondante per la crescita civile e l’emancipazione sociale. A chi pensa che la solidarietà sia il tratto distintivo della civile convivenza, che ambiente, territorio e paesaggio siano sacri come la vita stessa. Infine a chi crede che amministrare la Cosa Pubblica sia un servizio da rendere nell’interesse della collettività, che l’impegno debba essere incondizionato”.
Tante le cose da fare, “nei prossimi 10 anni le ingenti risorse economiche in arrivo dal PNRR e dalla Regione Campania offrono nuove opportunità e condizioni per costruire davvero una Città Nuova. Dal Lungomare balneabile e risanato, al Museo e Parco Archeologico liberato dall’abusivismo, alle Antiche Terme e più in generale alle acque identitarie per Stabia e desiderose di rinascere, al Centro Antico con i nuovi flussi di turisti. Ed ancora: un sistema di trasporti razionale ed efficiente, un sistema di parchi urbani dal Faito al mare passando per il Solaro, Stabia controllata e sicura, centro nevralgico tra i sistemi turistici della Penisola Sorrentina e Pompei, Stabia turistica ed ancora orgogliosa dei suoi Cantieri. Infine ma non per importanza: un Ospedale risorto ed una sua efficiente integrazione col Territorio. Per il progetto civile dirinascita occorre un’alleanza trasparente e stabile tra forze politiche progressiste, riformiste ed ancor prima sociali e civiche. Un patto che abbia ben chiaro che con gli uomini della zona grigia non si vuole avere a che fare, mai! Un’alleanza tra chi crede nel valore della cittadinanza e che affianchi e sostenga una Leadership autorevole, di discontinuità con anni di confusione ed instabilità, una Leadership di alto profilo che abbia rapporti con la Città ma anche fuori dai suoi confini, che unisca e non divida, che possa dare, finalmente, un respiro ampio alla azione di governo e possa guidare un cambiamento stabile. Castellammare lo merita e noi lo crediamo profondamente. Che si possa uscire di nuovo al sole e tornare ad essere orgogliosi di essere Stabiesi”.