Oltre 20 pullman organizzati in collaborazione con l’Anci, mentre parlamentari, consiglieri regionali e comunali si muoveranno autonomamente, cosi’ come i rappresentanti dei sindacati. Dalla Campania, si ritroveranno tutti a partire dalle 11 in piazza Santi Apostoli a Roma, per rispondere alla ‘chiamata alle armi’ di Vincenzo De Luca. Con l’appoggio di Anci Campania, il presidente della Regione ha lanciato una manifestazione per dire no all’autonomia differenziata e per lo sblocco dei quasi sei miliardi di fondi Fsc che spettano alla regione. Nonostante la convocazione del ministro Raffaele Fitto, molti amministratori locali scenderanno in piazza, anche se ci sono delle eccezioni. La piu’ importante e’ quella del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che preferisce tenere aperto il dialogo con il Governo e, in rappresentanza del Comune, delega l’assessore al Turismo, Teresa Armato.
Nonostante la convocazione bipartisan da parte di De Luca, resteranno a casa coloro che sono stati eletti con il centrodestra. E’ il caso anche del primo cittadino di Scafati, Pasquale Aliberti (FI), per il quale l’autonomia differenziata non puo’ nascondere le responsabilita’ amministrative del presidenre della Regione. Per il Pd saranno presenti alcuni parlamentari, come Marco Sarracino e Piero De Luca, la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno, oltre a tutto il gruppo Dem in Consiglio regionale e ad alcuni esponenti del gruppo dirigente. De Luca incassa anche il sostegno del M5s campano, che dice di condividere le ragioni della protesta, ma non partecipera’ fisicamente (chi sara’ il piazza, lo fara’ a titolo personale). Aderiscono all’iniziativa pubblica anche le altre forze che sostengono la maggioranza di De Luca in Regione, a cominciare da Italia viva e Azione. Piu’ spaccato il fronte sindacale. Le tre principali sigle hanno partecipato alla conferenza stampa in cui il ‘governatore’ aveva annunciato l’idea di una grande manifestazione nella Capitale ma alla prova dei fatti saranno in piazza solo Cgil e Uil, mentre la Cisl si sfila, spiegando di non condividere il metodo della protesta. Anche all’interno della Cgil non c’e’ totale unita’ d’intenti, tanto che si potrebbe decidere di partecipare ma senza bandiere.