Si chiama Andrea Mabor Dut Biar, ha 22 anni, gioca a Napoli e ha vinto la Coppa Italia di basket.
7 anni fa era sotto ad un tavolo per ripararsi dagli spari dell’esercito vicino a casa sua, nel Sud Sudan, uno Stato che per diventare indipendente ha contato 2 milioni di vittime, dove l’80% degli abitanti vivono con 1 euro e 90 al giorno, senza accesso all’acqua potabile.In quel periodo ha scoperto il basket, poi, uno zio è riuscito in qualche modo a metterlo su un aereo. Direzione Roma. Ha ripreso la scuola, ha giocato nella squadra della Stella Azzurra, ha condotto una vita finalmente normale. Fino ad oggi. Fino a questa medaglia al collo. “Devo tutto al basket, mi ha salvato la vita”.
E’ la storia nella storia di un trionfo, quello del basket napoletano, che torna ai fasti di tanto tempo fa portandosi a casa l’ambita Coppa Italia.
Impresa della Gevi Napoli che batte l’Ea7 Milano nella finale di Coppa Italia e a Torino torna ad alzare un trofeo che le mancava da 18 anni. Finisce 77-72 dopo una gara avvincente e in bilico fino agli ultimi possessi, chiusa da una tripla di Pullen (14 punti) dopo il sorpasso in volata di Milano. Prova epica della squadra di coach Milicic che mette un enorme carico di energia in avvio e resiste nonostante le rotazioni più corte e i problemi fisici di Owens e Sokolowski. Oltre a Pullen, è decisivo Ennis sia in difesa che in attacco, dove chiude con 21 punti, 7 rimbalzi e 7 assist. Coach Ettore Messina trova poco dai suoi esterni, come Shields che dopo la semifinale record chiude con 10 punti, di cui 6 segnati all’ultimo, e 4 palle perse. Venti punti e 8 rimbalzi per Nicolò Melli, che a lungo tiene in partita i suoi. Un epilogo che certifica la crescita di Napoli anche nel basket.