Sarno, nel centro-destra dell’Agro, sembra l’eccezione che conferma la regola: tutti uniti per conquistare Palazzo di Città a giugno, a dispetto di divisioni già viste e visibili altrove. L’ingegnere Giovanni Cocca, espressione di Fratelli d’Italia, ci riprova. E stavolta, dopo il decennio Canfora chiuso male, sembra partire favorito al di là delle scelte che ha fatto o farà il centro-sinistra. Aria di entusiasmo nella conferenza stampa di presentazione alla città e alla stampa. Il programma in sintesi: tutela della salute, nuovi posti di lavoro, sicurezza, viabilità ed ambiente, ascolto delle frazioni e di tutte le associazioni di categoria. Presenti il consigliere regionale Nunzio Carpentieri ed il coordinatore provinciale di FdI Giuseppe Fabbricatore. Dodici al momento sarebbero le liste a sostegno di Cocca: tutto il centrodestra (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Noi Moderati, Udc, Europa Nazione, Dc) e cinque civiche di varia provenienza ideologica (Giovanni Cocca Sindaco, Rete Libera, Sarno Civica, Sarno Democratica, Sarno città da Vivere). Omaggio a chi si è fatto da parte in ragione dell’allenaza. Livio Falciano in rappresentanza di Forza Italia ha ringraziato Domenico Crescenzo per il passo indietro fatto, con grande onestà e maturità politica. Le prime parole del candidato a sindaco: “Sono felice ed orgoglioso di poter guidare una coalizione che rappresenta una proposta di governo forte ed autorevole. La nostra, è un’alternativa edibile alla cattiva gestione della cosa pubblica degli ultimi dieci anni da parte dell’amministrazione in carica.”
IL PROGRAMMA
• ambiente e salute, viabilità, valorizzazione delle bellezze della nostra città e del grande patrimonio agricolo e naturalistico,
• sicurezza e pubblica illuminazione,
• riqualificazione del centro storico e delle periferie,
• commercio, sviluppo dell’area industriale,
• coinvolgimento dei giovani, della terza età e delle persone fragili,
• nuove opere pubbliche e completamento di quelle incompiute,
sono tra le principali priorità. Implementazione della videosorveglianza e ogni iniziativa rivolta ad innalzare il controllo del territorio assume un’importanza centrale per migliorare il livello di vivibilità. Un piano di controlli sulle residenze per le persone che vivono nel territorio comunale, al fine di verificare le regolarità in termini di sicurezza, agibilità ed igienico-sanitarie in cui si trovano soprattutto alcune zone del centro storico. Una riqualificazione degli impianti di illuminazione.
Recupero centri storici
Recupero dei centri storici con i Piani di Recupero delle frazioni e delle vecchie masserie, ipotizzando anche una spinta alle piccole imprese e al mondo dell’edilizia con l’introduzione di azioni previste dalla legge 13/2022 della Regione Campania soprattutto nell’art.3, che riguarda ala rigenerazione urbana nella pianificazione urbanistica.
Ambiente
L’aumento dei tumori sulla nostra popolazione ci impone di limitare ogni forma di variabile ambientale. Occorre attivare subito un monitoraggio della qualità dell’aria, dell’acqua e della terra. Sono trascorsi più di 25 anni dalla frana del maggio 1998 e ancora non abbiamo certezza sulle opere realizzate per la mitigazione del rischio idrogeologico: dalla Regione si cercherà l’apposizione di poste di bilancio specifiche e costanti che non siano legate alle emergenze.
Riqualificazione e rilancio dellarea Pip
Ultimare gli interventi di urbanizzazione, predisporre azioni di pulizia, manutenzione e controllo dell’intera area, in modo costante e non in maniera saltuaria ed emergenziale.
Politiche giovanili
Per compulsare i ragazzi di Sarno ed attrare quelli dei comuni vicinori, mettere in campo una serie di iniziative tra cui la realizzazione di un centro di aggregazione giovanile all’interno dell’area ex distributore di carburante in Piazza Marconi ed una calendarizzazione di eventi che coinvolgeranno i ragazzi di tutte le fasce d’età. Tavolo di confronto continuo con tutte le associazioni che si occupano di persone fragili, potenziando anche il rapporto con Agro Solidale. Realizzazione di nuove opere pubbliche ed il completamento di quelle lasciate nell’oblio del tempo a partire dal Pala Mattiucci, grazie anche ai fondi del PNRR cui potremo attingere ancora per altri tre anni.