“La Procura di Salerno, nell’ambito di normali rapporti di cooperazione tra Autorità giudiziarie, ha da tempo e in più occasioni fornito alla Procura di Perugia “le informazioni utili e la documentazione necessaria alla prosecuzione delle indagini in corso”. Così in una breve nota il Procuratore della Repubblica di Salerno, Giuseppe Borrelli, in relazione all’inchiesta sugli accessi abusivi a banche dati. “Evidenti ragioni di riservatezza, su attività peraltro condotte da altro ufficio giudiziario, appaiono ostative alla diffusione di qualsiasi ulteriore informazione sulla vicenda”, conclude Borrelli.
Un riferimento a Salerno si evince dall’invito a comparire disposto dai pm umbri per il finanziere Pasquale Striano, indagato a Perugia insieme ad altre 13 persone. In particolare nella contestazione del reato di abuso d’ufficio nei confronti del militare della Gdf e del sostituto procuratore della Direzione nazionale antimafia, Antonio Laudati, si afferma che i due in un atto, poi trasmesso a Roma il 23 marzo 2023 e avente ad oggetto una segnalazione per operazione sospetta (Sos), “attestavano falsamente che le fonti di innesco dell’attività investigativa” erano “elementi informativi provenienti dalla procura di Salerno e da quest’ultima acquisiti nell’ambito di proprie attività investigative” quando invece “l’origine dell’atto erano le informazioni ottenute” da altra persona “attraverso incontri promossi da Laudati e concordati da Striano nel maggio del 2022”.