Antonio Giordano, presidente e fondatore dello Sbarro Health Research Organization (Shro) Temple University Usa ed ordinario di Anatomia ed Istologia Patologica dell’ Università’ di Siena, per aver dimostrato la correlazione tra salute e inquinamento soprattutto in Campania con la Terra dei Fuochi.
Riconosciuto il Leone d’oro per la legalità al padre degli studi che hanno dimostrato il collegamento tra l’interramento illecito di rifiuti e le patologie tumorali in Campania.
Il premio rappresenta un riconoscimento per la ricerca scientifica sul cancro e per il coraggio di aver disvelato i collegamenti tra la gestione dei rifiuti, controllata dalla camorra e l’incidenza tumorale nei territori campani.
La consegna del premio avviene a poche ore dal deposito della sentenza della Cassazione che ha dissequestrato l’intero patrimonio confiscato ai componenti della famiglia Pellini, condannati per reati ambientali e ritenuti responsabili del disastro ambientale che il professor Giordano ha combattuto e continua a combattere.
A proporre il riconoscimento alla giuria del gran premio di Venezia è stato il magistrato antimafia Catello Maresca, oggi presidente della sezione legalità del premio del Leone d’ Oro a Venezia. A lui si devono molte indagini contro il clan dei casalesi che ha avvelenato le terre tra Napoli e Caserta.
“Proprio mentre vengono dissequestrati i beni dei Pellini, gli imprenditori coinvolti nel traffico illecito dei rifiuti, il riconoscimento appare un gesto significativo, di presa di posizione di legalità e di giustizia, un grido che mantiene ancora alta l’attenzione su un tema sempre più attuale – dichiarano Giordano e Maresca -. Con il mio team non abbasseremo mai la guardia per continuare a tutelare una terra martoriata come la Campania dai criminali ambientali. Anche in un momento difficilissimo per la lotta alla camorra, nel quale per ritardi processuali si buttano all’aria anni di indagini e di successi dello Stato contro i clan, non dobbiamo perdere la speranza e continuare la battaglia per la legalità anche nelle scuole per diffondere la cultura dell’ antimafia”.
Lo scienziato italo americano al centro delle cronache per il suo contributo sostanziale all’emersione del fenomeno della Terra dei Fuochi con uno studio scientifico confluito anche nel libro “Munnezza di Stato” e che ha portato all’ attenzione della Procura tante realtá campane fuori legge, riceve ora un premio dedicato alle eccellenze italiane che consente quindi di continuare ad operare nella direzione del bene, mantenendo alta l’attenzione pubblica su un tema profondamente radicato e che emerge in modo ancora più evidente nel momento in cui il mondo cerca di recuperare sul piano ambientale e di assumere un’identità sostenibile.
La cerimonia di premiazione a Venezia al Palazzo della Regione Veneto, presieduta da Sileno Candelaresi, riunisce ogni anno tra i premiati un mix di eccellenze italiane e internazionali nel campo dell’imprenditoria, dello sport e della cultura.
Ospiti d’onore, il cavaliere Gianfranco Sciscione due volte Leone d’Oro per meriti professionali che presenta la collaborazione con lo chef stellato Luigi Ciciriello e la produttrice di Euroasia Yimei Heng che ricevono la prestigiosa Targa Istituzionale di Venezia del Leone di San Marco.
Ospiti eccellenti: Amedeo Bianchi, Michele Bauli, Paolo Agnelli e Angelo Simonetti che riceveranno il Leone d’Oro alla Carriera, la cantautrice Shara, il direttore Sportivo della Juventus Cristiano Giuntoli, Adolfo De Angelis, lo chef Graziano Press, il rettore dell’ Università di Napoli Federico II che compie 800 anni Matteo Lorito, la scienziata Annamaria Colao, il presidente di Promovetro di Murano Luciano Gambaro nonché Simona Tardani preside dell’Istituto Paritario “Sacro Cuore” di Roma che ricevono anche loro il Leone d’Oro per meriti professionali.