Rigenerazione territoriale e urbana, sostenibilità ambientale, ecologica, urbanistica, economica e sociale, rafforzamento della resilienza urbana, contrasto al consumo di suolo e di incremento del suolo permeabile, promozione dello sviluppo sostenibile sono gli obiettivi indicati dal disegno di legge. É quanto prevede il disegno di legge approvato oggi a maggioranza (con 31 voti a favore) dal Consiglio regionale della Campania che modifica la Legge regionale 16/2004 (Legge Regionale Urbanistica). La Campania oggi ha deciso di avviare, secondo quanto prevede la legge, “un processo di riuso, recupero delle aree degradate. Ma non solo: la priorità è la riduzione dei fattori di rischio idrogeologico, sismico, vulcanico e di altri rischi naturali e antropici insieme alla salvaguardia, valorizzazione e cura delle risorse paesaggistiche, ambientali e storico-culturali dei territorio, promozione e incentivazione del risparmio energetico e produzione di energia da fonti rinnovabili, potenziamento dell’infrastruttura verde e della mobilità sostenibile, riconoscimento del diritto all’abitazione per favorire la coesione sociale anche mediante l’incremento dell’offerta residenziale pubblica e sociale”. Il disegno di legge è stato illustrato in aula dal consigliere regionale Luca Cascone che ha ricordato l’iter svolto in Commissione: da luglio ascoltati 40 soggetti (comprese associazioni e movimenti), analizzati 340 osservazioni e si è discusso su 70 emendamenti presentati dai consiglieri regionali. Cascone ha evidenziato che il vero obiettivo è quello di evitare l’ulteriore consumo di suolo con la massima attenzione alla “componente ambientale”. Per i M5S – lo ha detto intervenendo in aula il consigliere regionale Vincenzo Ciampi – si tratta di un testo inadeguato anche sesi “dà atto all’assessore e al presidente della Commissione urbanistica di aver accolto alcune osservazioni” e il M5S “condivide le perplessità dei sindacati degli edili e delle piccole imprese le cui istanze non hanno trovato ascolto”.
Contraria anche la consigliera Maria Muscarà che ha espresso un giudizio durissimo: “Questa legge piace solo a questa aula. Ci sono belle parole che piacciono a tutti ma i fatti sono diversi. Il consumo di suolo non è solo quello orizzontale. E i Verdi e gli ambientalisti presenti in questa aula cosa diranno?” L’assessore all’Urbanistica, Bruno Discepolo, intervenendo in aula, ha ringraziato “quanti hanno collaborato alla stesura di questa legge ed in particolare il consigliere Cascone che ha fatto un lavoro di raccordo”. Il lavoro di questa legge “viene da molto più lontano. Nella precedente legislatura avevamo già avviato una elaborazione complessa che si concluse nell’ultima riunione della precedente legislatura”. Per Discepolo “è inaccettabile che si facciano ora questioni di metodo di metodo sul confronto” perché il confronto c’è stato ed ha portato la Campania ad avere “la più moderna delle leggi regionali sull’urbanistica”. La precedente legge urbanistica è stata varata nel 2004 ed in questi anni ha subito 18 riforme e “la Campania oggi aveva bisogno di un nuovo strumento urbanistico con un obiettivo fondamentale: quello della semplificazione e senza autoreferenzialità”.