“Il Rione Savorito sarà un quartiere laboratorio di rigenerazione urbana e sociale”, dice il candidato a sindaco di centrosinistra Luigi Vicinanza. Il candidato sindaco: “Nella Grande Stabia più forze dell’ordine, più telecamere, ma anche investimenti nella cultura per vincere il degrado”
“Più agenti in strada e più occhi elettronici per garantire la sicurezza dei cittadini. La Grande Stabia che vogliamo è fatta di strade sicure, di maggiore vivibilità, di forze dell’ordine in strada e di cittadini che non devono aver timore di vivere la città. La lotta contro la criminalità organizzata non ha un colore politico, ma ha bisogno di un’azione sinergica che dia spazio anche ad un investimento nella cultura della legalità da fare nelle scuole, ma anche nei luoghi di aggregazione e socializzazione, non escludendo il coinvolgimento di parrocchie e associazioni” – così Luigi Vicinanza, candidato sindaco del centrosinistra alle prossime elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno.
“La nostra idea è quella di far diventare il Rione Savorito un quartiere laboratorio: dove accanto alla sicurezza di una nuova casa realizzeremo una serie di servizi per migliorare il benessere sociale e la qualità della vita: asili nido, aree verdi, luoghi di ritrovo e socializzazione. Un quartiere dove le famiglie possono vivere serenamente e in sicurezza. Non più un quartiere dormitorio, ma al centro di una serie di azioni che mirano a migliorare la qualità della vita e su misura per le esigenze degli abitanti” – spiega il candidato sindaco.
“Nella nostra idea di Grande Stabia porteremo avanti la battaglia contro la corruzione a tutti i livelli, chiedendo più agenti in strada, più videosorveglianza, ma anche con uno straordinario investimento in cultura. Sono convinto che dobbiamo favorire un’autentica esplosione culturale della nostra città! Ci sono tantissime associazioni culturali e di volontariato che vanno valorizzate. Dobbiamo invadere ogni angolo, ogni quartiere, ogni vicolo della città per affrontare e superare le disuguaglianze, il disagio, il degrado e l’abbandono in particolar modo dove si annida la criminalità organizzata” – conclude Vicinanza.