Era dai tempi ormai lontanissimi di Conso che un guardasigilli, ovvero un Ministro della Giustizia, non veniva in visita al Tribunale di Nocera Inferiore. Dopo le interrogazioni di Giachetti e Vietri, il ministro Carlo Nordio è venuto di persona a constatare la delicatezza della situazione e indicato qualche strada per la risoluzione. Dopo aver salutato la platea e sottolineato di sedersi per la prima volta nella vita nella postazione da presidente di tribunale, non ha usato mezzi termini: “La situazione di questo tribunale, come emerge dai numeri e delle problematiche prospettatemi sotto forma di relazioni, è drammatica, unica in Italia. Altrove ho trovato problemi, ma si trattava di scopertura della pianta organica. Qui invece c’è proprio una mancanza originaria in pianta organica, resa ancora più pesante dal 2013, cioè da quando altre realtà geografiche sono state accorpate a quella iniziale (n.d.c. Valle dell’Irno e Cava in aggiunta all’intero Agro). Cosa posso promettere ? Intervenire sulla pianta organica è operazione complessa, in Italia c’è un grosso gap tra i fini che si propone la giustizia e i mezzi, cioè le risorse, per arrivarci. Studierò con i miei collaboratori e coi vertici del Csm delle possibili rimedi. I quattro concorsi per nuovi ingressi in magistratura potrebbero aiutarci ma so benissimo che non basta. Possiamo provare con gli extra-distrettuali ma comporterebbe togliere personale in altre zone. Per l’edilizia sono possibili vari tipi d’accordo con enti pubblici per ampliare gli spazi a disposizione. La prima cosa che farò è provvedere alla dotazione di un Procuratore aggunto, per la mole di lavoro e per le tipicità di questo territorio mi sembra indispensabile”. Parola nel corso della visita anche al Presidente del Tribunale Massimo Palumbo, al Procuratore della Repubblica Antonio Centore (giunto all’ultimo degli otto anni previsti dalla carica, ha rimarcato tante cose, cominciando dagli scioperi a giusta ragione proclamati dagli avvocati e proseguendo con la constatazione che le interrogazioni parlamentari non avevano calcolato il surplus di lavoro che anche la Procura si sobbarca), Ornella Crespi (Presidente Corte d’Appello di Salerno, ha posto l’accento sull’ulteriore carico che arriverà col Tribunale dei diritti della Famiglia), Elia Taddeo (Procuratore Corte d’Appello) e Anna De Nicola (Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nocera, da lei parole sulla necessità di nuove+i locali)). Presenti il prefetto Esposito e tutte le autorità militare, Presente lo stato maggiore Fratelli d’Italia: Cirielli (nell’indirizzo di saluto al ministro ha ricordato la sproporzione del numero di magistrati tra il territorio che serve il Tribunale di Nocera rispetto a quello di Salerno, a fronte di 80mila abitanti in più Salerno ha in pratica il doppio dei magistrati), Iannone, Vietri, Carpentieri, Gambino, Fabbricatore, Amato, Bellacosa, Cirielli junior, Odoroso, De Prisco. Presenti due candidati a sindaco di Sarno: Sirica e Cocca. Ovviamente c’era anche Paolo De Maio, nel doppio ruolo di avvocato e di sindaco di Nocera Inferiore: “Come amministrazione siamo disponibili a qualsiasi discorso sull’edilizia della cittadella giudiziaria. Prendiamo atto delle parole del ministro Nordio sulla gravità della situazione e sui possibili rimedi. Mi auguro che facciano altrettanto i parlamentari del nostro territorio, restino sul pezzo non limitandosi alla presenza odierna ma interessandosi costantemente della vicenda”. Nocera al momento non cresce e nemmeno sparisce (in tal caso salterebbe la Corte d’Appello di Salerno, che deve per forza di cose comprendere sia Nocera che Vallo della Lucania). Sperare nelle parole crude e nude del ministro è l’unica via da percorrere (anni fa al Comune arrivò con promesse velleitarie un predecessore, cioè Costa).Alla fine, un regalo per il Ministro: un omaggio presepiale da parte del maestro paganese Pepe. Ma più che Natale in casa Cupiello, meglio citare per il tribunale sempre in Eduardo però in versione “adda passà a nuttata”.
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