A quasi 30 anni dall’alluvione del 1998 a Sarno, non si parla ancora di un Piano di Manutenzione ordinaria delle vasche di assorbimento e neppure è chiaro a quale Ente competa la manutenzione di vitale importanza per la città.
Vasche e canali insistono in aree inutilizzate dalle comunità locali e vengono usate come discariche di rifiuti.
I ritrovamenti costanti di montagne di rifiuti abbandonati, gravano sulle economie del Comune di Sarno, costretto a provvedere alla pulizia.
Non funziona la filiera istituzionale e, infatti, nonostante ritardi e inadempienze, la Regione Campania continua a chiedere al Comune di Sarno di provvedere a ripulire le vasche, rimuovendo e smaltendo i rifiuti con risorse proprie, senza preoccuparsi di chiarire – e risolvere, se vi sono problemi a stabilirlo – a chi compete la gestione delle opere di difesa idraulica.
Si continua ad intervenire con manutenzione straordinaria, con grande e gravissimo dispendio di denaro pubblico, risolvendo le singole criticità, sempre in emergenza cercando di evitare il peggio.
Data la numerosità di tali opere, le vasche con i loro immissari determinano molteplici interruzioni nella continuità ambientale e svalutano il paesaggio del territorio di Sarno.
Per risolvere l’antica questione della manutenzione, si potrebbe tentare di superare l’approccio vincolistico, che considera tali opere spazi a destinazione specifica, caratterizzati da divieti e da recinzioni: la più moderna concezione multiscopo delle opere di difesa idraulica ne prevede l’evoluzione, da spazi destinati in alcuni periodi specifici dell’anno unicamente ad opera di difesa, a luoghi da fruire in modo diverso.
E in molti casi, le opere di bonifica idraulica hanno un valore identitario storico-ambientale, culturale, di pregio ingegneristico, tanto da meritare di essere protette e valorizzate.
Le nostre vasche di assorbimento possono costituire un’importante occasione fruitiva, come è già avvenuto per la Vasca Curti in Episcopio – grazie all’intuizione del Sindaco Mancusi – che si popola di cittadini, famiglie con bambini e di sportivi, di Sarno e dei paesi limitrofi, i quali spontaneamente lì sono soliti fare lunghe passeggiate, jogging e allenamento all’aperto. Così come la vasca Muro Rotto può diventare un bellissimo parco urbano-archeologico, la vasca Trave un’area naturalistica per il bird watchin.