La voglia di sostenere a tutti i costi una tesi che risulta largamente bocciata a Nocera Superiore da tanto, forse da sempre. Appena conclusa la campagna elettorale a Nocera Superiore con la vittoria D’Acunzi, ecco subito un’associazione, chiamata UNA, proferire sui social un messaggio profondamente sbagliato: “Ci sono due importanti novità sulla strada verso la riunificazione di Nocera. La prima proviene dalla parte della città che per dodici anni ha lavorato per il risanamento economico. Il percorso iniziato dalle precedenti amministrazioni comunali guidate dal sindaco Manlio Torquato, è stato positivamente concluso dall’attuale maggioranza di governo del sindaco De Maio. La Corte dei Conti ha ufficialmente comunicato che il disavanzo economico è stato finalmente superato. È stato acclarato, per l’annualità in corso, un avanzo di bilancio di circa 6 milioni di euro. Una buona notizia non solo per i cittadini ma anche per il movimento che sostiene le sorti della riunificazione della città. Infatti, ad oggi, la città unica che verrà non sarebbe gravata da alcuna pregressa pendenza proveniente dal territorio che va dal rione Grotti in giù. La seconda notizia positiva, invece, è giunta dal governo centrale che ha confermato l’incremento dei fondi statali per le comunità che si fondono in realtà più grandi, stanziando per esse fino a due milioni di euro all’anno per quindici’anni.”
Falso ideologico e lusinghe pecuniarie: nulla di più strampalato per riavvicinare e unire le due Nocera, secondo noi sotto forma dello stare assieme su alcuni temi comuni, la via maestra insomma dell’Unione dei Comuni, che è completamente diversa dalla fusione. Ci risiamo insomma, manco il tempo di vincere e riecco l’idea fuori tempo e fuori moda, idea che già anni fa produsse una rottura rumorosa all’interno del Comitato Referendum (con la fuoriuscita di chi firma questo articolo) e che ora, con l’elezione di un consigliere comunale che fa parte della cosiddetta UNA, dà perfettamente ragione a quel che hanno detto in campagna elettorale i competitor di D’Acunzi, cioè Bisogno e Danisi: “Se vincono, ricominciano a parlare di fusione”. A questo punto, è giusto che il sindaco D’Acunzi, che ha impostato la campagna sullo slogan “Nocera è Superiore”, intervenga di nuovo, dopo aver affermato negli ultimi giorni pre-ballottaggio che la fusione non faceva parte del programma elettorale malgrado la sua opinione favorevole espressa in precedenza (opinione condivisa anche in famiglia e con alcuni eletti in consiglio). Bisogna avere rispetto per l’identità di Nocera Superiore ed evitare di tirare per la giacchetta Nocera Inferiore a proprio piacimento. E se qualcuno, tra gli eletti, pensa di fare il consigliere comunale a Nocera Superiore avendo in testa la fusione, farebbe bene a dimettersi, visto che non riconosce alla propria gente l’appartenenza a una città che già esiste (m.m.)