A Nocera Superiore sono passati 37 giorni dal primo turno e 22 dal ballottaggio. L’unica certezza al momento è il sindaco D’Acunzi. Non ci sono ancora i proclamati consiglieri – quasi certamente se ne parla all’inizio della prossima settimana – e non ci sono vere certezze o meglio adesioni convinte all’idea di Giunta che ha D’Acunzi. Roba da record, altrove i comuni al voto a giugno sono tutti operativi a livello di guida e rappresentanza (qui però molto dipende in negativo dal prolungato lavoro della Commissione Elettorale). E’ uno strano rumore di nulla alla De Gregori ? E’ un rumore di sciabole alla Nenni ? E’ il lungo prologo prima di una coltellata come il superplace nel ciclismo su pista di una volta (Maspes ne fu specialista, ma in città quel campione lo ricordebbe solo la buonanima del professore Lodato) ? Qualcosa si sta sbloccando: il repentino ritorno di qualche importante consigliere comunale dal mare significa che nelle prossime ore D’Acunzi illustrerà ai capi-lista o capi-bastone fate voi (Oliva, Franco Pagano, Ferrentino, Salzano-Bartolo Pagano e Sessa-Manzo) la sua idea di Giunta, con nomi ormai ampiamente circolati e con qualche dubbio da sciogliere specialmente per un posto dei due di quota rosa. Continua a far discutere, nel senso che la scelta ha rotto gli equilibri in merito alla rappresentanza in Giunta di tutte le liste vincenti, la posizione del tecnico al bilancio Padovano. Ma la scelta di D’Acunzi non soprende gli addetti ai lavori, è stata la prima certezza ad elezione avvenuta, anzi la certezza in questione albergava pure prima. Il rimedio in qualche modo c’è stato: 4 liste su 5 rappresentate in Giunta, la quinta ad “accontentarsi” della Presidenza del consiglio comunale (dove noi invece continuaiamo a sostenere di aver visto bene Montalbano). Ma già se dovesse spuntare nella cinquina vincente un altro tecnico (salvo intestazione autonoma alla Totò della famosa lettera con Peppino di una delle liste), l’equilibrio salterebbe completamente. Sono ore calde e importanti, D’Acunzi lo sa e ha voglia di scegliere da solo la strada che ritiene giusta. A noi, da osservatori esterni, farebbe piacere se riuscisse a portare fino in fondo l’idea personale di una giunta giovane per età anagrafica ma anche senza legami col passato e con relative cariche già ricoperte.
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