A volte una vecchia foto appare come la luna che rischiara una calda notte di luglio
Rinnova emozioni sopite e ravviva quell’ultimo braciere infreddolito
Risuona come una conchiglia con dentro il mare e le sue tempeste
Somiglia alle chiacchiere squillanti dei ragazzi nel giardino, davanti casa, che profumano di giovinezza e di speranza
Asciuga le lacrime che non sgorgano più da occhi ormai abituati alla noia
Azzera ogni altro pensiero e un piccolo rimpianto fa capolino tra le pieghe del cuore
Trasmette amarezza e brio, dolore e gioia, ricordi e parole non dette
Trasuda amori perduti e sprigiona aromi di cocco e di vaniglia
Ahimè, enfatizza la vacuità del presente e sbiadisce baci e carezze ormai non voluti
Avvizzisce il gusto del cibo, vorresti un ultimo piatto a base di tremori e palpiti dell’animo per riassaporare l’oblio dei sensi
Annulla il tempo e lo spazio, ridimensiona chi c’è e sminuisce altre faccende di poco conto
Rende amaro il nettare eppure ti fa pregustare un sogno mai accantonato
A volte una vecchia foto non ha alcun valore e allo stesso tempo assume un senso inedito e scalpitante, illudendomi che un domani riscopriró un nuovo paradiso.
Annalisa Capaldo